La scelta di avere un brand completamente green porta tantissimo lavoro. Dalla selezione delle materie prime alle fonti di energia rinnovabili, passando per i materiali riciclabili e il rispetto del lavoro. E, ovviamente, arriviamo anche al packaging ecosostenibile.

packaging ecosostenibile su un app cellulare
Per sintetizzare il concetto principale di ecosostenibilità possiamo ricordarci le 3R: riduci, riusa, ricicla

Mettere nella brand identity valori come l’ecosostenibilità può essere un’arma a doppio taglio. Da una parte è importante che le persone, credendo a quelle promesse, possano trovare affidabilità sotto tutti gli aspetti. D’altra parte, però, apre la strada ad una nicchia di mercato molto attenta che si sta facendo sentire sempre di più. Vediamo quindi uno degli aspetti meno pensati: il packaging ecosostenibile.

Cosa si intende per packaging ecosostenibile

Il packaging non è nient’altro che l’imballaggio all’interno del quale vengono inseriti i prodotti per essere protetti dall’esterno e venduti. Per essere definito ecosostenibile deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali, dettati dalla Commissione Europea.

Per prima cosa il peso e il volume dell’imballaggio devono essere ridotti al minimo. Il livello di sicurezza, di igiene e di accettabilità per il consumatore devono essere garantiti, tuttavia si devono evitare gli sprechi. Il packaging deve essere misurato in base al prodotto e non deve contenere elementi superficiali rispetto al suo scopo.

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Le linee guida per un packaging ecosostenibili sono date dalla Commissione Europea. Il Green Deal Europeo prevede, per esempio, un maggiore sfruttamento dell’economia circolare.

Un packaging ecosostenibile deve poter essere recuperato tramite compostaggio, biodegradazione o recupero di energia. Questa specifica deve essere chiaramente indicata e, in favore di una corretta raccolta differenziata, deve risultare facile per il consumatore finale capire come riciclare l’imballaggio. Un’alternativa al riciclo è il riuso. Viene considerato ecosostenibile anche un packaging che prevede un secondo ciclo di vita una volta terminato il loro scopo iniziale. In questo caso si parla di modello circolare di riuso.

Quali sono i benefici dell’eco-design

Quando si parla di ecosostenibilità si tende a prendere in considerazione solo l’impatto ambientale, come abbiamo visto. Ma la riciclabilità, il minor uso di materia prima (preferibilmente rinnovabile o compostabile) e la semplificazione della raccolta differenziata non sono i soli benefici di un imballaggio ecosostenibile.

La scelta di un imballaggio attento all’ambiente è di forte impatto sociale. I consumatori, specialmente tra le fasce d’età più basse, sono sempre più attenti alle tematiche ambientaliste. Con la crescente consapevolezza e sensibilità del pubblico, un design eco-friendly aiuta moltissimo a migliorare o solidificare l’immagine del brand. In mercati abbastanza saturi, inoltre, potrebbe essere un punto di svolta per aumentare la competitività e creare valore aggiunto.

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La salvaguardia dell’ambiente non è il solo vantaggio che un brand può avere da un packaging ecosostenibile

Un altro fattore da considerare è sicuramente quello economico. Se da una parte la conversione ad un packaging ecosostenibile può risultare onerosa inizialmente, l’investimento si ripagherà in breve. L’ottimizzazione delle risorse di imballaggio e la scelta di materiali più poveri ma facilmente riciclabili comporta un risparmio sul lungo periodo.

I materiali per un packaging ecosostenibile

Quando si tratta di dire stop alla plastica non riciclabile, il materiale alternativo per eccellenza è la carta o il cartone. In realtà la questione non è così semplice perché non esiste un materiale unico che possa andare bene per tutti i brand. Ogni categoria merceologica ha delle necessità differenti: ad esempio il cartone va bene per dei prodotti che possono prendere acqua, ma in caso di alimenti freschi sarebbe un problema.

Negli ultimi anni le grandi aziende stanno investendo sempre di più nella ricerca di materiali alternativi. I risultati, come le bioplastiche e le alghe marine, si possono già vedere ma la strada è ancora lunga.

Ottime soluzioni, comunque, sono la cellulosa, il vetro, il legno e le fibre riciclate. Questi materiali vengono presi in considerazione specialmente nel settore beauty. Le confezioni di creme, saponi e altri liquidi, inoltre, possono essere facilmente riutilizzati. Nel settore tessile si fa largo uso di cotone, lana, seta, lino, juta e canapa, oltre che si nylon ecosostenibile. Nel design spicca ancora il legno, l’alluminio, il bambù e il sughero.