Il Material Design è un design sviluppato nel 2014 da Google. Cosa ha di diverso? Lo scopriamo in questo articolo dedicato in cui vi faremo un quadro generale su chi ha ideato questa tipologia di design e cosa si propone di fare in concreto.

Material design: cosa fa?

Abbiamo accennato nell’introduzione a questo articolo che cos’è il material design. Ora vediamo nello specifico che cosa fa e perché è utile.

La sua funzione primaria è quella di espandere i motivi delle schede Google Now.  Scopriremo poi che ha anche tante altre funzioni interessanti e che si propone anzitutto come nuovo linguaggio informatico e grafico.

Qual è la sua funzione più utilizzata? Da un punto di vista pratico, quella che viene maggiormente utilizzata è la funzione layout basata su una griglia di riferimento in cui si possono inserire animazioni e transizioni utili per gestire progetti e lavori grafici.

material design funzione layout
La funzione che viene maggiormente utilizzata del nuovo linguaggio Google nato nel 2014 è quella di layout. Il material design viene poi utilizzato anche per animazioni e creare schemi di luci ed ombre.

Tra le sue altre funzionalità troviamo anche gli effetti di profondità aumentata che puntano su illuminazione e ombre.

Nel prossimo paragrafo scopriamo com’è nato questo particolare design Google e il nome della mente creativa che l’ha ideato.

Matìas Duarte: l’opinione dell’esperto

O meglio dovremmo dire, l’opinione di colui che ha ideato il material design. Il designer Matìas Duarte, all’epoca del lancio del material design, disse che la differenza tra la carta, su cui si era soliti fare i progetti fino agli anni ’90, e il materiale digitale è che quest’ultimo può espandersi a vista d’occhio e oltre.

Non solo. Il materiale digitale può essere trasformato e può cambiare in maniera intelligente.

matìas duarte inventore del material design
Matìas Duarte, il progettista digitale di Google che nel 2014 ha lanciato insieme al gruppo il material design come nuovo linguaggio informatico e grafico.

Un’altra cosa interessante che Duarte fece notare è che il material design ha comunque una superficie fisica: ha dei bordi entro i quali si può lavorare, in cui si sovrappongono animazioni e ombre che danno mano mano che si sviluppa il progetto sempre maggiori informazioni su ciò che sarà poi il progetto a livello materiale.

Material design: un nuovo linguaggio

Nel 2014 con il material design nasce un vero e proprio linguaggio tutto nuovo. E non siamo noi a dirlo, ma lo stesso team di Google.

Un linguaggio che, supportato alla nascita da Android 5.0 si è poi evoluto. Ciò che viene programmato e schedato con il linguaggio del material design viene poi riportato su carta e realizzato concretamente.

material design progetti nuovi
Con questo nuovo linguaggio informatico si possono fare tantissime cose nuove. Progetti grafici, per i più creativi, ma anche progetti organizzativi, per chi ha bisogno di lavorare in maniera smart.

Insomma, il 2014 è l’anno degli albori della digitalizzazione del design. L’anno in cui tutti coloro che lavorano nel campo della progettazione di interni, esterni, grafica pubblicitaria, etc. trovano una nuova forma di espressione con cui i loro pensieri creativi possono diventare realtà più facilmente.

Dal 2015 in poi…

Cosa è successo dopo la nascita del material design? Nel 2015 la maggior parte delle applicazioni Google per Android iniziano ad avere la possibilità di integrare questo nuovo linguaggio di design.

Tra le prime Gmail, Youtube, Google Drive e Google Maps. Tutte app scaricabili gratuitamente da Google Play – o già presenti nativamente negli smartphone e tablet del gruppo Android – che finalmente danno la possibilità di archiviare, schedare e programmare attività e schemi.

Insomma, il material design non è solo una rivoluzione in campo grafico, ma anche un vero e proprio linguaggio applicato a tutte quelle applicazioni che permettono all’uomo di restare collegato e connesso con il web. Comodo no?