Hai trovato un nuovo cliente, uno che a prima vista sembra perfetto: il lavoro è chiaro e delineato, le vostre vision combaciano e tu hai già tante idee. L’entusiasmo è alle stelle, da entrambe le parti, ma senti che qualcosa, da qualche parte, puzza. Cosa è? Non te lo sai spiegare perché magari sono dei dettagli, dei comportamenti, che visti da soli non significano nulla… ma che in realtà sono dei campanelli d’allarme, delle red flag del tipico cliente tossico, o semplicemente inaffidabile!

Per un freelance ogni nuova relazione di lavoro è un azzardo, un tuffo nell’ignoto. Ma non è detto che ci si debba far trovare sempre impreparati. Vediamo quindi quali sono le 3 più grandi bandiere rosse che ti urlano “Alert! Cliente Tossico!”

Red Flag n1: “Siamo una grande famiglia”

Credo che questa sia una delle frasi più inflazionate durante i primi incontri, i colloqui e persino gli annunci di ricerca candidati. E credo anche che sia una delle cose peggiori da dire. In primis, la famiglia non te la scegli: può capitarti di tutto e tu sei comunque in obbligo non solo a tenertela ma anche ad aiutarla. Abbiamo già tutti la nostra dose di parenti serpenti, ci manca solo che ne troviamo altri a lavoro.

Cliente tossico: siamo una grande famiglia
Cliente tossico: siamo una grande famiglia. Non ci credere sempre, impara a conoscere chi ha a che fare da più tempo di te con quel cliente e poi scegli tu come considerarli!

Ma poi, perché bisogna andare così sul personale? Perché cercare di accalappiare le persone oltre al piano lavorativo? Se il datore di lavoro ti dà il benvenuto in famiglia, probabilmente tenderà a non attenersi al contratto, se ce n’è uno, aggrappandosi al concetto di “favore”. Si rifiuta mai un favore alla famiglia?

Che ci possa essere feeling o amicizia tra colleghi o con i clienti è indubbio, l’importante è saper scindere il personale dal lavoro. Diversamente ci si potrebbe ritrovare invischiati in situazioni davvero fastidiose. Sii tu a decidere se sei tra colleghi, amici o qualcosa di più!

Red Flag n2: “Ci sentiamo stasera su WA”

Magari detto mentre stai spengendo il computer e ti prepari a staccare. La comunicazione è alla base di ogni rapporto di lavoro. Un cliente poco chiaro, che non sa dove vuole andare a parare è, di suo, una red flag. Ma c’è un ma, anzi ci sono dei limiti oltre cui non si dovrebbe andare, limiti che dipendono dalla sensibilità di ognuno.

Avere un gruppo organizzativo su Whatsapp, Facebook o Teams è assolutamente normale. Allo stesso modo, in particolar modo per i freelance, è normale scriverci anche ad orari “meno convenzionali”. Ricevere 30 messaggi, magari minatori, uno dietro l’altro alle 3 di mattina non è normale.

Cliente tossico e le mille notifiche
Cliente tossico e le mille notifiche di giorno e di notte. Un’altra red flag è sicuramente il fatto che continua a cercarti su qualsiasi piattaforma disponibile: whatsapp, mail, chiamate, skype, il sito con cui vi siete incontrati. Rispetta i tuoi limiti e il tuo tempo!

Un cliente tossico chiama e invia messaggi a qualsiasi ora del giorno, della notte e della settimana. Se non ottiene risposta magari passa ad un tono minatorio, se la ottiene ti prende in giro perché stai facendo altro. Non bisogna dire sempre sì per paura di perdere un cliente. Se il cliente non rispetta i tuoi tempi, concordati precedentemente, non rispetta te.

Red Flag n3: “Mio cugino lo fa per la metà dei soldi”

Un cliente difficile lo vedi subito, già quando inizi a parlare del compenso. Cercare di contrattare sul prezzo può succedere, ma tirare sulle somme perché “non c’è budget in questo momento” non è mai un buon segno. Anche perché non si sa quando sarà il momento giusto.

Occhio a quando ti comparano con altre persone, magari della famiglia o con meno know how, dicendo che sanno fare la stessa cosa ma gliela mettono alla metà del prezzo.  Questo non è nient’altro che un modo per sminuire il tuo lavoro. Un po’ di sana concorrenza sui prezzi fa bene, ma tu sai quale è il valore del tuo tempo, delle tue conoscenze e del tuo impegno.

Se stai aspettando il tuo pagamento da settimane, poi, e ti si dice “Ma io il bonifico l’ho fatto, strano” drizza le orecchie. Quanto può essere vero e quanto può essere il cliente? Non solo tra fidanzati c’è chi fa ghosting, succede anche con i clienti!

Strike 3, cliente tossico eliminato?

Se riscontri una o più red flag non è detto che sia un cliente tossico in automatico. È probabile, ma non sicuro. Cerca di capire quali sono i suoi modi di fare e dai un’occhiata anche alle persone di cui si circonda. Fornitori, altri freelance, tutto. Solo una volta capito il modo di fare potrai decidere se troncare la relazione o meno.

Cliente tossico: attenzione
Cliente tossico: attenzione! Se ti rendi conto che hai a che fare con un cliente tossico, chiudi subito la collaborazione!

Perché sì, se ti ritrovi ad avere a che fare con un cliente tossico l’unica cosa che ti rimane da fare e chiudere la collaborazione. Il prima possibile. Accettando il lavoro e continuandolo ti renderesti conto che sarebbe prima difficile poi addirittura impossibile continuare a trattare con quel cliente. Tutti i tuoi sforzi sarebbero vani e ti ritroveresti con un pugno di mosche (svalutate) in mano.

Ah… se solo avessi saputo riconoscere le red flag prima!