Se vi siete sempre chiesti che aspetto avesse un buco nero, non potrete che essere affascinati dai capolavori dell’artista Anish Kapoor, detentore del brevetto del Vantablack, il nero più nero che c’è.

Vantablack, il nero che si vanta

Il Vantablack è un materiale sviluppato nel Regno Unito da Surrey NanoSystems ed è una delle sostanze più scure conosciute. Questo nero assorbe infatti fino al 99,965 % della luce visibile creando un effetto “buco nero”, in cui la luce sembra effettivamente essere ingoiata.

Il nome è composto dell’acronimo VANTA (vertically aligned nanotube arrays) che si riferisce agli steli di nanotubi allineati verticalmente che conferiscono al Vantablack le sua specifiche caratteristiche e il ‘black’ del colore nero.

Il nuovo nero è il nuovo bianco

Il Vantablack è schizzato subito tra i colori più ricercati dalle brand più eleganti. Se il bianco era il nuovo nero, ora c’è un nuovo nero che soppianta il bianco!

La BMW ha creato la 2020 BMW X6, un’automobile veramente degna di supereroi quali Batman! Questa macchina, disponibile in Vantablack, sembra infatti uscire dalle tenebre, ma non è disponibile al pubblico e la sua applicazione resta, per l’appunto, oscura.

La 2020 BMW X6 è disponibile in Vantablack, ma non per il grande pubblico.
Una 2020 BMW X6 non per tutti.

Il creatore di orologi di lusso H. Moser ha utilizzato il Vantablack per realizzare un orologio da polso unico. Questo orologio, il Venturer Concept, è dotato di un quadrante Vantablack che sembra assorbire il tempo stesso creando un effetto molto accattivante nella sua sobrietà.

Il creatore di orologi di lusso H. Moser ha utilizzato il Vantablack per realizzare un orologio da polso unico.
Il creatore di orologi di lusso H. Moser ha utilizzato questa tipologia di nero per realizzare un orologio da polso unico.

Un gioiello tra i colori 

Il Vantablack sembra decisamente destinato a diventare il colore di brand di alta gamma, tanto che se ne valuta la sua applicazione anche nell’ambito della gioielleria.

Tra i test effettuati, ritroviamo la colorazione di un diamante. La copertura di Vantablack renderebbe contrario l’effetto di luce del diamante, che invece di riflettere i colori, li assorbirebbe, creando, anche in questo caso, un effetto di buco nero.   

La colorazione di un diamante in Vantablack.
La colorazione di un diamante in Vantablack.

Di certo il Vantablack è fatto per attirare l’attenzione e per questo è ideale a scopo di marketing

Anche nell’arte il Vantablack fa parlare di sé

Nel 2016 l’artista Anish Kapoor ha acquistato il brevetto del nero più nero che c’è, suscitando parecchie critiche nel mondo dell’arte. Il fatto di avere acquistato il brevetto, ha infatti precluso l’utilizzo del Vantablack ad altri artisti che ne avrebbero voluto fare uso.

Questa preclusione, ha generato la reazione dell’artista Stuart Semple che ha creato, e messo a disposizione del pubblico, la variante “Black 3.0” del nero più nero che c’è. 

La differenza tra il Vantablack e il Black 3.0 non sarebbe visibile ad occhio nudo, ma al contrario del suo fratello brevettato, la formula del Black 3.0 può essere acquistata da tutti, o tutti tranne, per l’appunto, Anish Kapoor.

Stuart Semple ha infatti messo una postilla sul suo sito che richiede, prima dell’acquisto della formula del Black 3.0 di dichiarare di non essere Anish Kapoor o di non avere alcun legame con lui:

Dichiaro solennemente di non essere Anish Kapoor e di non avere legami con Anish Kapoor. Dichiaro inoltre di non acquistare questo prodotto per conto di Anish Kapoor o uno dei suoi associati.

L’incidente all’esposizione di Anish Kapoor

Le opere più conosciute di Anish Kapoor sono i buchi neri in Vantablack. Per provocare il pubblico però, alcuni di questi buchi sono reali, anche se difficilmente distinguibili da quelli disegnati in Vantablack.  

E’ proprio così che durante l’esposizione della sua opera “Descent into Limbo” (Discesa nel Limbo) in Portogallo, un turista è caduto in buco nero di 2,5 m pensando che si trattasse di uno disegnato. Lo sfortunato amatore d’arte è stato di conseguenza ricoverato all’ospedale, con conseguenze per fortuna non gravi.