Stay Close-d è la call for action partita da un’aula dell’università IED. Un’aula virtuale si intente. Perché la quarantena è anche questo. È fatta di giornate in casa e videolezioni. E in questo contesto può accadere qualsiasi cosa anche che un’idea nata tra una schermata e l’altra, nel corso di una lezione ai tempi del Coronavirus, diventi una sfida a livello nazionale.

Che cos’è Stay Close-d

Stay Closed è il nome della sfida lanciata dall’università IED, che ha già riscosso numerosi consensi. Si rivolge a ogni artista, graphic designer, illustratore e creativo, ai quali si chiede di mostrare visivamente, con un disegno o un progetto grafico, la quarantena.

Stay Close-d
Stay Close-d

La sfida è scritta nel nome: un gioco di parole con Stay Close e Stay Closed (stai chiuso e stai vicino). Ed è proprio così questa quarantena. Siamo chiusi in casa per colpa del virus, ma tutto il mondo si trova sulla stessa barca, e questo ci rende più vicini che mai. È una situazione paradossale, vivere tutti la stessa esperienza, provare gli stessi timori, gli stessi dolori, senza uscire di casa. Chiusi nelle nostre abitazioni siamo tutti uguali, tutti vicini.

We’re all alone together” (Siamo tutti soli insieme). È il motto paradossale della stessa call, che chiede a chiunque voglia partecipare di mostrare graficamente la loro esperienza di quarantena.

Sfida accettata

La sfida è stata accettata da 170 studenti e artisti, provenienti non solo dall’IED ma da altre scuole grafiche di tutto il mondo. Perché stare chiusi in casa non è una barriera che ci tiene lontani gli uni dagli altri, ma un filo comune che ci ricorda che solo uniti possiamo vincere.

Stay Close-d
Stay Close-d

Per questa ragione i lavori raccolti da Stay Close-d provengono dall’Italia, naturalmente, ma anche dal Pakistan, dagli Stati Uniti d’America, dalla Corea, dalla Cina, dall’Ucraina, dall’Argentina e dalla Spagna. Tutti chiusi dentro casa a combattere contro il Covid-19. In tutto hanno realizzato circa 200 visual, disegni o lavori creativi, sul tema Stay Close-d.

Il design non è altro che intelligenza resa visibile, pensieri che prendono una forma per parlare a quegli occhi che potranno poi vedere il risultato finale. La grafica, in fondo, non serve a decorare, né a risolvere i problemi, ma è lo strumento che può puntare il dito verso di essi, verso una visione differente o una soluzione efficace degli stessi”. Spiega il professor Liuzzo, dell’università IED, che ha lanciato la call Stay Close-d.

I lavori di Stay Close-d

Stay Close-d è il terzo progetto lanciato dall’IED. Il primo è “Mylan” e racchiude 40 cartoline sulla quarantena a Milano, da dove il progetto è partito. La seconda call è The real Virus, e parla dell’altra faccia del virus, delle fake news, della politica, del razzismo e dell’ignoranza.

Ma con Stay Close-d si varcano non solo i confini di Milano ma dell’Italia intera. Tutto il mondo è in quarantena, tutto il mondo deve stare chiuso e vicino. E raccolto il guanto di sfida ecco i lavori pervenuti.

C’è chi mette in scena la solidarietà tra i vicini di casa. La vicina del piano di sopra che annaffia i fiori del piano di sotto. La vicina del piano di sotto che, con una carrucola improvvisata passa il pranzo ai vicini del piano di sopra. È l’Italia in quarantena, quella vera e solidale, che si ritrova ancora più vicina ora che è lontana.

Stay Close-d
Stay Close-d

C’è, invece, chi mette il mondo intero in quarantena, dentro una grande, immaginaria, casa che racchiude il globo intero. E, all’interno di esso siamo tutti sotto lo stesso tetto, siamo tutti una grande famiglia.

Stay Close-d
Stay Close! even closed

Infine, continuiamo a sognare anche stando chiusi.

Stay Close-d
Stay Close(d) & keep dreaming

 


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