Parliamo di arte. Parliamo di come l’arte contemporanea si sia evoluta con il digitale. Un’intervista unconventional all’artista International Award Winner Karisma, rappresentato dalla PassepARTout Unconventional Art Gallery.

Arte Digitale e Arte Contemporanea

Wikipedia fornisce un concetto riguardo alla relazione tra arte digitale e arte contemporanea, che è il seguente : l’arte digitale è arte contemporanea che usa metodi di “mass production” o media digitali.

Sembrerebbe che la Digital Art sia una mutazione dell’arte contemporanea. Nel digitale però è tutto in continua mutazione e sembra difficile poter parlare di arte quando si pensa al mondo del digitale come al mondo dei computer.

Cosa ne pensa un vero artista digital di questa definizione?

Un po’ grossolana come spiegazione. Non mi trovo completamente, però, in disaccordo con essa. Concettualmente parlando, è sì, arte contemporanea (dato che è un movimento formatosi dopo la seconda guerra mondiale), ma percettivamente è il futuro. Per me è tuttora difficile spiegare cosa faccio, come lo faccio, che strumenti uso, senza cadere in terminologie a cui io sono abituato ma che potrebbero confondere ancor di più lo spettatore che si trova ad affrontare una situazione forse nuova per lui. È una novità. Si evolve in continuazione, alla velocità della luce. Sapere tutto sull’arte digitale è difficile, saperla fare ancora di più.”

Arte Contemporanea e digitale - Karisma
Birds Set Free – Digital Artwork. Photomanipulation, compositing, retouching & matte painting techniques. © Karisma

Visitando il profilo Instagram dell’artista si capisce bene perché non si riesca a contenere in unico concetto l’idea di questa arte: una sovrapposizione d’immagini, molto spesso in movimento che lasciano allo spettatore tante domande sui soggetti rappresentati e sulla vita stessa, molto spesso racchiusa nell’immagine della nostra mente.

Personalmente definirei l’arte di Karisma come analogo al Test di Rorschach; ovvero quel test psicologico in cui si associano immagini apparentemente ambigue a pensieri e concetti, creati dalla nostra mente alla visione di quelle immagini. Come le macchie d’inchiostro le immagini digitali dell’artista aiutano la nostra mente tramite l’occhio a crearsi un pensiero sull’ambiente che ci circonda e sul senso della vita stessa.

Qual è il messaggio di Karisma?

Il messaggio può essere riassunto così: uno specchio rivolto al mondo, che espone e risalta aspetti della vita che spesso ignoriamo. Le bugie, l’odio. Quel tipo di energia. Alcune opere d’arte cercano di accontentare lo spettatore. Io non mi interesso a questo. Uso la mia arte per costruire una finestra chiara sulla società moderna, dando allo spettatore la possibilità di vedere quale tipo di energia fluisce nel mondo. La mia arte ha lo scopo di sfidare chi la vede, invitando a sbirciare dentro quella finestra che ho creato e sperimentare le emozioni contrastanti che possono sorgere. La dualità è l’essenza della vita. Per ogni cosa bella, ce n’è una catastrofica. Per ogni dolce, c’è un dente cariato.” 

Arte Contemporanea e digitale - Karisma
A CONTEMPORARY COMPOSITE, BUILT DIRECTED by © Karisma

Un messaggio profondo e “karismatico”che aiuta a capire quanto sia importante il viaggio che ognuno di noi compie interiormente sin dalla nascita. Un messaggio che non è per nulla convenzionale, come del resto non lo è nemmeno l’arte di Karisma.

Arte Digitale e Unconventional

“Credo che Unconventional sia, oggigiorno, paradossalmente, fare ciò che si ha voglia di fare. Vivere in modo “unconventional” è smettere di sottostare al nostro retaggio e patriottismo tipico tricolore, preferendo se stessi alle convenzioni sociali quali : aperitivi, stadio, scommesse, faide tra gruppetti. Sono tutte cose che mi annoiano tremendamente. Mi fanno sentire come un insetto intrappolato nell’ambra. Anziché seguire le pecore al macello, è molto meglio essere non convenzionali.”
Arte Contemporanea e digitale - Karisma
Dejavu – Digital Art Piece. Photomanipulation, Compositing, Retouching & Matte Painting Techniques. © Karisma
PassepARTout Unconventional Gallery è proprio questo, un contesto anti-convenzionale in cui un artista come Karisma possa sentirsi pienamente a suo agio. Un posto diverso dalla classica galleria d’arte. “Essere Unconventional nel mondo dell’arte è creare per il piacere di farlo. Senza pensare a chi guarderà il prodotto. Se verrà o meno acquistato, se verrà o meno apprezzato, se verrà o meno ricordato. Mi chiedo che genere di impronta potrà mai lasciare un artista che insegue il denaro disperatamente.” 

PassepARTout Gallery e la rivoluzione di Karisma

A questo punto viene da chiedersi in che modo questo nuovo concetto di arte, al confine tra il contemporaneo e il futuro dell’arte stessa possa essere rivoluzionario per chi fruisce l’arte. Come Karisma ha rivoluzionato la visione di una Gallery come PassepARTout?
Arte Contemporanea e digitale - Rekarisma passepARTout Unconventional Gallery
Karisma mostra una delle sue opere esposte in galleria al fianco di Elena Ferrari di PassepARTout Unconventional Gallery
“Quando mi sento soffocare in camera mia, apro le finestre. Credo sia stato il pensiero della mia direttrice Elena Ferrari quando mi ha incontrato per la prima volta. Credo che un tipo di visione come la mia è ciò che può giovare di più al mondo dell’arte attuale, che lo si voglia accettare o no. I collezionisti ed i clienti di oggi, tra qualche anno non ci saranno più e al loro posto ci saranno ragazzi, poi cresciuti, con la percezione dell’arte del tutto diversa. Non sono io a dirlo, ma l’esplosione che ha avuto l’arte digitale parla per sé. Bisogna abbracciare ed accettare il fatto che non sempre ciò che è tradizionale, come anche nella vita reale, sia migliore.”

A proposito di spettatori …

Chi è ora come ora lo spettatore e fruitore tipo di un’arte così poliedrica come quella di Karisma e della PassepARTout Unconventional Gallery? Ma sopratutto, c’è davvero un target di riferimento?
Non penso di avere uno spettatore tipo. Si va dal ragazzo giovane, magari anche più giovane di me che ho 23 anni, alla persona più adulta. Una delle persone che mi chiede di più riguardo alla mia arte è la mamma di un mio caro amico. Sicuramente, e generalmente, lo spettatore tipo è quello più aperto di mente riguardo a certe tematiche. O semplicemente qualcuno che si rispecchia in situazioni o esperienze di vita. Chi si mette in contatto con me, non avrà mai risposte specifiche sull’opera che sta guardando. Io fornisco solo un titolo, che a volte mi sembra anche fin troppo esplicativo. Mi piace pensare che ogni opera possa avere una storia diversa per ogni paio di occhi che la guarda”.