Le prossime Olimpiadi di Tokyo 2020 vogliono stupire per quanto riguarda la sostenibilità a partire dalla scelta dei materiali utilizzati per medaglie e torcia olimpica. Il design olimpico sara quindi un eco-design, già dalle prime rivelazioni è stato infatti annunciato l’uso di materiale riciclato per tutti gli elementi realizzati.

Il design olimpico della torcia

La fiamma olimpica, per cominciare, porta la firma del designer giapponese Tokujin Yoshioka ed è composta dal 30% da alluminio riciclato. In particolare l’alluminio è ricavato dal recupero del metallo degli alloggi temporanei costruiti dopo il terremoto del 2011.

Tokujin Yoshioka è uno dei più influenti creativi della scena giapponese, chiamato “il poeta dei materiali”. Yoshioka è famoso per aver realizzato installazioni spettacolari, ambientazioni eteree, anche mobili a forma di nuvola.

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La torcia olimpica realizzata da Tokujin Yoshioka

La torcia olimpica misura 71 centimetri di lunghezza e pesa solo 1,2 kg per essere tenuta agevolmente da chiunque. Anche l’impugnatura è studiata per essere portata facilmente anche da chi ha disabilità visive, con un rilievo per indicare il verso corretto in cui tenerla.

Il disegno di base si ispira al fiore di ciliegio, detto sakura in giapponese. Tokujin Yoshioka ha anche ripreso il colore rosa del delicato fiore realizzando la torcia in oro rosa, elegante e sofisticato. La torcia poi è progettata per resistere ai forti tifoni senza che il fuoco si spenga.

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La torcia olimpica vista dall’alto rappresenta un sakura.

Il passaggio della fiamma è previsto per il 26 marzo del 2020, la torcia olimpica si sposterà verso l’isola di Okinawa, che fu il punto di partenza della staffetta olimpica di Tokyo 1964, per poi virare nuovamente a nord verso la capitale giapponese.

Le medaglie

Il vincitore del concorso per il design olimpico delle medaglie ha da poco un nome. A vincere la gara a livello internazionale è stato Junichi Kawanishi, designer nipponico e direttore di Japan Sign Design Association e Osaka Design Society.

Anche le sue medaglie, come la torcia olimpica, sono realizzate utilizzando materiali di riciclo. Il progetto è partito già dal 2017 denominato Tokyo 2020 Medal, per cui si è realizzata una raccolta di telefoni cellulari usati e dispositivi elettronici per raccogliere il materiale per realizzare le medaglie olimpiche.

Tra l’aprile del 2017 e il marzo 2019 il progetto è riuscito a trovare tutti i metalli necessari per realizzare le 5000 medaglie: 2.700 chili di bronzo, 4.100 di argento e 30 di oro. Gli organizzatori si sono poi espressi così:

“Speriamo che la nostra proposta di riciclo dei piccoli prodotti elettronici di consumo e i nostri sforzi per contribuire a una società rispettosa dell’ambiente e sostenibile, diventino una valida eredità dei Giochi di Tokyo 2020.”

La visione di design olimpico di Junichi Kawanishi riprende il concetto che per vincere bisogna lottare ogni giorno. Infatti lo stile scelto promuove le diversità e onora quelle persone che lavorano duramente per migliorarsi nel loro sport.

Per questo la finitura della parte posteriore non è liscia ma grezza, mentre quella anteriore è lucida. Nella parte anteriore è inoltre raffigurata Nike, la dea greca della vittoria che si erge di fronte allo stadio Panathinaikos di Atene, in riferimento alle origini storiche dei Giochi Olimpici.

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Le medaglie di Tokyo 2020

Le medaglie hanno un diametro di 85 mm e sono completate da nastri realizzati con la stessa tecnica con cui si effettua la stratificazione del kimono.

Il presidente della selezione del progetto Tokio 2020 Medal, Ryohei Miyatasi, si è detto entusiasta del design selezionato. Ne ha elogiato lo stile raffinato che si combina con una tecnica particolare di stampaggio dei metalli. Inoltre ha fatto notare l’equilibrio tra la medaglia e il nastro che le regge.

Non sono ancora state rese note però le medaglie per le Olimpiadi paralimpiche. Non ci rimane quindi che aspettare il 25 agosto prossimo, data in cui verranno svelate.