Fumetti che passione! Un gran numero di persone amano leggere storie disegnate e illustrate in sequenza; il fumetto per alcuni consente di calarsi dentro le storie e le vicende molto più di un libro. Ma il fumetto è anche una forma grafica molto particolare, con le sue caratteristiche tecniche.

Perché si fa presto a dire fumetto. Non tutte le storie disegnate sono uguali; il fumetto è un medium molto complesso. Per ciascuna tipologia di fumetto ci sono stili grafici, sistemi di inchiostrazione e colorazione, perfino ordini di lettura da rispettare. Basti pensare ai manga, che vanno letti da destra verso sinistra e non viceversa.

Per questo un fumettista deve conoscere perfettamente le varie caratteristiche di ogni stile di fumetto. Solo così sarà in grado di utilizzare le soluzioni visive, grafiche e artistiche che meglio si adattano al suo progetto.

Scopriamo quindi quali sono i tipi di fumetto più diffusi e le loro particolarità grafiche!

Le strisce a fumetti

Il primo formato di fumetti che andremo ad analizzare sono le strisce. Il nome deriva dal fatto che solitamente le strisce erano posizionate sui notiziari, in genere a fondo pagina, per “staccare” dagli articoli e concedere un po’ di relax al lettore.

Già da questa caratteristica appare evidente il primo aspetto caratteristico delle strisce. Che è senz’altro la brevità. Questa forma di fumetto tende a fare della rapidità il suo cavallo di battaglia. Le strisce si esauriscono in tre o quattro vignette (più raramente cinque). Anche se, da quando si sono “sdoganate” dai quotidiani, le strisce hanno cominciato ad articolarsi visivamente n modo diverso, ricoprendo a volte anche un’intera pagina.

Le strisce dei Peanuts
I Peanuts sono stati protagonisti di un grandissimo numero di strisce disegnate da Schultz

Per fare un esempio, pensiamo alle celebri strisce di Schultz con protagonista Snoopy e Charlie Brown, o le barzellette del cane Sansone. Una striscia rappresenta una scenetta, una gag comica, o anche un momento di riflessione. Dev’essere fulminante, incisiva e diretta.

Ne consegue che lo stile grafico preferito per questo tipo di fumetto è generalmente (ma non sempre) essenziale e ridotto ai minimi termini.

Esistono anche strisce molto complesse, ma in genere maggiore sarà la quantità di dettagli, più tempo il lettore impiegherà a decifrarli. E di conseguenza l’immediatezza della striscia, il suo punto di forza, andrà persa.

Inoltre le dimensioni ridotte delle strisce rendono difficile per il fumettista riempirle di personaggi o sfondi dettagliati. Meglio optare per soluzioni visive immediate, con stile caricaturale o comunque cartoonistico. Inoltre, le strisce spesso (ma non sempre) sono in bianco e nero, un retaggio della loro origine “giornalistica”.

Il fumetto vero e proprio; i comic book

I comic-book sono l’equivalente del fumetto come lo intende ancora molta gente. Attenzione, però; quando si parla di fumetto non intendiamo certo solo un prodotto da bambini, come può essere “Topolino” (che, a essere precisi, è un’antologia di storie in formato tascabile).

Molti fumetti celebri contengono situazioni di violenza o per adulti, ad esempio quelli ispirati alla saga di Star Wars. C’è poi tutto il filone supereroistico di matrice americana. Dalla Marvel (storica capostipite e “sinonimo” per eccellenza di fumetto di supereroi) alla Dark Horse, passando per la nostrana Bonelli, il comic-book può avere moltissime declinazioni.

Comic book della Marvel
Comic book sui supereroi

Di conseguenza anche lo stile grafico adottato varia considerevolmente. I fumetti per un target più basso useranno stili ancora molto cartooneschi e deformati, con colori squillanti e poche sfumature. Viceversa, via via che il target si alza (pensiamo alle serie nostrane “PK” e “Witch”) lo stile potrà diventare più dettagliato, addirittura sperimentale. Aumenta anche l’uso della computer grafica e degli effetti di colore più ricercati.

Il fumetto per adulti tende ad essere molto fotorealistico; i personaggi hanno proporzioni esagerate solo quando ciò è richiesto dalla storia (pensiamo a Hulk o agli Avengers), ma generalmente si muovono in un contesto realistico. Come realistico è lo stile grafico. L’inchiostrazione è più elaborata, la colorazione, quando c’è, è molto curata e professionale.

Le graphic novels

Che differenza c’è fra un fumetto e una graphic novel?

In genere i comic book possono essere di due tipologie; o slegati fra loro, o collegati da un filo di trama portante, che inizia con il primo numero e si conclude con l’ultimo.

Se nei fumetti autoconclusivi può esserci una pluralità di personaggi diversi in ciascun episodio, nelle serie il cast è in massima parte conosciuto al pubblico, che sarà felice di ritrovarlo nell’uscita successiva.

Graphic novels, romanzi a fumetti
Le graphic novels sono degli autentici romanzi a fumetti

Le graphic novel invece sono storie raccontate in un’unica soluzione; in genere raccolte in volume per differenziarle dagli albi a fumetti veri e propri. La graphic novel è praticamente un libro raccontato per immagini, da cui il termine stesso (“novel” in inglese significa romanzo, quindi romanzo grafico)..

Proprio perché ogni graphic novel è un esperimento a sé, il loro stile grafico può variare moltissimo in base alle preferenze degli artisti. Esistono splendide graphic novel realizzate ad acquerello, altre iper dettagliate e tecnicissime, alcune poetiche che fanno uso di immagini volutamente distanti dalla realtà… Insomma, c’è l’imbarazzo della scelta.

Spesso questo genere di fumetto è utilizzato per gli adattamenti di film o serie tv.

In un prossimo articolo ci occuperemo invece dei manga, i fumetti giapponesi, che hanno uno stile particolarissimo e le loro caratteristiche cristalizzate nel tempo.