Siete bravi a disegnare ma vi rendete conto di non avere uno stile personale che vi caratterizza? Ecco qualche suggerimento per trovare la vostra strada artistica e capire cos’è esattamente lo stile di disegno.

Tecniche per trovare il proprio stile di disegno

Lo stile è l’insieme dei dettagli che caratterizzano un artista e sono ben identificabili in tutte le sue opere. Lo stile può evolversi e mutare nel tempo, ma rimane sempre molto riconoscibile.

Affinare un proprio stile è utile se ci si vuole specializzare in una nicchia di mercato (per esempio nel genere manga) oppure se si riesce a trovare uno stile versatile e vendibile può diventare la nostra firma. In generale però è bene avere un portfolio vario per far vedere che siamo in grado di cambiare genere e affrontare quindi una rosa più ampia di lavori. Saper padroneggiare più stili non vuol dire che ti confonderai nella folla, perché comunque in ogni disegno metterai del tuo e il tratto rimarrà riconoscibile.

Per trovare il proprio stile bisogna sicuramente ripassare tutte le nozioni di base del disegno, sopratutto quelle che riguardano l’anatomia umana. Senza una base solida sarà difficile scegliere uno stile che ci caratterizza.

Stile di disegno
Allenarsi sulle basi dell’anatomia è molto importante

Una cosa utilissima da fare poi è raccogliere tutti i disegni che ti piacciono, vanno bene anche particolari che secondo te un altro illustratore ha reso bene col suo tratto. Puoi scegliere tra i grandi artisti o anche semplicemente fare un giro sul web e salvare le immagini che ti ispirano. Allo stesso modo puoi raccogliere una serie di foto con colori che ti piacciono, creare quindi una palette che poi andrai ad utilizzare nei tuoi disegni.

A questo punto, affinate le tecniche base e scovati i dettagli che ti piacciono, si passa all’allenamento vero e proprio. Come se stessi facendo sport devi allenare la mano a ricreare quei particolari aggiungendoli ai tuoi disegni. Puoi anche riprodurre l’intero disegno senza però tracopiarlo, così la mano si scioglie e impara nuovi stili.

Una volta fatto questo procedi con delle varianti: facciamo l’esempio di Paperino, dopo che ti sei allenato a disegnarlo prova a metterlo in pose diverse, cambiargli i vestiti e le espressioni. Padroneggiare le tecniche base del disegno a questo punto torna molto utile perché potrai concentrarti solo sulle varianti e non sull’anatomia del corpo.

Non ti fissare però su un unico artista perché rischieresti di copiarlo troppo. Il tuo stile deve essere fatto di tanti dettagli diversi. Prova anche a ricreare lo stesso personaggio in un’altra chiave: disegna, sempre facendo l’esempio di Paperino, un papero più alto e slanciato,usa un tratto più raffinato o più grezzo. Integra alcuni particolari che hai raccolto nella fase precedente e poi prova ad usarne altri.

Allo stesso modo con la palette: più accesa o più spenta? Vuoi lavorare su scale cromatiche realistiche o stravaganti? Disegna un’accoppiata paesaggio/personaggio e riproponila in tante varianti cromatiche differenti.

Stile di disegno
Un esempio dell’evoluzione dello stile sono I Simpson

Sembra un gran lavoro, ma solo così si può migliorare, allenare la mano a fare quello che la mente vuole, evolvere, che è poi questa la vera chiave. Come accennavamo lo stile si evolve e deve farlo anche per seguire per esempio l’evolvere dello stile e il gusto del pubblico. Insomma immaginatevi dei cartoni animati con disegnati come un dipinto di Raffaello. Sempre per quanto riguarda i cartoni animati pensate ad un cartone longevo come I Simpson e a come sono cambiati nel tempo i suoi personaggi. Il tratto è diventato meno incerto, meno grezzo e rozzo, sempre però mantenendo il loro carattere distintivo.