Chi non vorrebbe fare un salto nel futuro per vedere come si vivrà su Marte? Non è poi così difficile né così lontano. Dobbiamo attendere solamente il prossimo Ottobre e recarci al Design Museum di Londra, dove prenderà vita la mostra “Moving To Mars”.

Oltre i confini del Design

Sembra proprio che la corsa a Marte sia la sfida più in foga del nostro tempo. Il prossimo step dell’umanità è colonizzare il nostro vicino più prossimo: il pianeta rosso.

Le agenzie spaziali di tutto il mondo guardano al vicino pianeta con occhi famelici, tutti vogliono raggiungerlo e rendere possibile la vita su di esso. Ma la colonizzazione di Marte non è solamente una grande sfida per la scienza, ma anche per il design.

Sì, perché tutto deve essere perfetto, a partire dal viaggio fino agli abiti che indosseremo, dal cibo di cui ci nutriremo all’aria che respireremo, fino agli spazi che abiteremo.

La vita su Marte

Vivere su Marte non sarà un’impresa facile, le condizioni di vita sul pianeta rosso sono profondamente ostili e non adatte al sostentamento di una colonia umana. Eppure è proprio lì che l’uomo sogna di andare. Marte è nell’immaginario umano da così tanto tempo. Ha riempito il cielo con una pennellata di rosso sin dai tempi più antichi. Si è vestito da Dio e ha ispirato l’arte, la letteratura e la cinematografia, in tutte le sue sfaccettature.

Moving to Mars
Habitat marziano

Fino a quando non è divenuto più vicino e la sua colonizzazione non sembrava più una pazzia, un mero sogno infranto, ma qualcosa di concreto, tangibile e davvero realizzabile.

Era il 1965 quando iniziò la prima esplorazione di Marte: 10 sonde lanciate tra il 1963 e il 1973, alla volta di Marte, Venere e Mercurio. Era il programma Mariner, che nel 1965 ci deliziò con le prime vere immagini da vicino del pianeta che ormai da secoli veneravamo e agognavamo.

Sono passati più di 50 anni da allora e il primo sbarco con equipaggio umano potrebbe essere presto realtà. A concorrere alla corsa a Marte, prime fra tutte, la NASA e SpaceX. Forse in una manciata di anni saremo in grado di calpestare finalmente il polveroso rosso terreno marziano.

Imagining Mars – entriamo nella mostra

Manca poco tutti si preparano ad approdare su Marte, le agenzie spaziali testano gli hub di sopravvivenza, gli scienziati cercano di capire se è possibile coltivare un terreno apparentemente morto e il mondo del design ci mostra come saranno le abitazioni spaziali.

Habitat marziano
La coltura idroponica per coltivare su Marte

La mostra inizia con un excursus di come l’uomo ha visto Marte nel corso dei secoli. È la sezione Imagining Mars, che ripercorrerà la storia dall’antichità, da una tavoletta cuneiforme del British Museum, che rappresenta il pianeta rosso. Passando per le prime mappe di Marte, di Giovanni Schiapparelli, fino a rivedere come Marte abbia influenzato la fantascienza e la cultura popolare.

Ma questo sarà solo l’inizio, una fugace introduzione che ci porta al vero cuore pulsante della mostra, le sezioni che ci mostreranno davvero come si vivrà su Marte.

Moving to Mars – il design su Marte

Nella mostra ci sarà un modello in scala reale del rover ExoMars, dell’ESA e l’installazione multisensoriale On Mars Today, che ci mostrerà quali saranno le condizioni ostili che troveremo sul pianeta.

Ma non finisce qui. Ci sarà poi la sezione The Voyage, dedicata alla moda e al design marziano. Qui troveremo per la prima volta la tuta spaziale pensata e disegnata appositamente per Marte: NDX-1, progettata dall’Università del Nord Dakota.

Tuta spaziale
Moving to Mars ci mostra come sarà la vita su Marte

Vedremo gli oggetti pensati per il viaggio, dai vassoi ai tavoli di Konstantin Grcic, pensati per l’assenza di gravità.

Ci sarà poi la sezione Survival, dove potremo finalmente entrare in un vero hab, quello progettato dallo studio di architettura Hassell per il progetto Habitat della NASA. La struttura esterna può essere realizzata dai robot con il materiale reperibile direttamente sul pianeta, mentre i primi astronauti tireranno su gli interni, con tutto il necessario per vivere e lavorare su Marte.

Ci saranno coperte, paracadute, kit per la cultura idroponica, tutto esattamente come un vero hab marziano.

Nella sezione Mars Futures si ipotizzerà la vita vegetale su Marte e, infine, nella sezione Down to Earth, i visitatori, specialmente i più piccoli, potranno cimentarsi in sfide pratiche, volte a rispondere alla domanda: Dovremmo davvero andare su Marte?