Negli ultimi anni l’accessibilità alla lettura su internet (e non solo) è diventata una vera e propria priorità per gli esperti di UI. Sulla dislessia, che colpisce oltre 780 milioni di persone in tutto il mondo, però, ci sono ancora molte ombre. Attualmente, esistono diversi font ad alta leggibilità, compreso il tanto bistrattato Comic Sans, ma la strade è lunga. Inconstant Regular nasce proprio in quest’ottica: migliorare la leggibilità per le persone con dislessia.

Inconstant Regular i caratteri del font
Per dei font ad alta leggibilità è importante che ogni lettera sia ben distinguibile dalle altre per forma, altezza e ampiezza delle curve

Fresco, attuale e inclusivo: Inconstant Regular è il carattere Sans Serif costantemente incorente e non così regolare. Come dice la descrizione, è stato creato per venire incontro sia alle persone dislessiche che ai designer. Le sue forme irregolari, le sue variabili integrate e la possibilità di combinare diversi elementi si adattano perfettamente alle esigenze personali e d’estetica.

Cos’è Inconstant Regular

Il font Inconstant Regular è stato creato in seno alla campagna “There’s Nothing Comic About Dyslexia” – Non c’è nulla di comico nella Dislessia. Si tratta di un’iniziativa in collaborazione con Dyslexia Scotland e Innocean Berlin che tratta proprio dell’inclusività di lettura. Nel titolo è presente un gioco di parole che fa capo al Comic Sans, font tanto odiato dai designer e strumento molto utile per la dislessia.

Inconstant Regular variabili caratteri
Sono tantissime le combinazioni possibili in Inconstant Regular

Nell’ottica di spostare i riflettori su questo punto e diffondere consapevolezza, Inconstant Regular è stato  rilasciato gratuitamente per uso personale e commerciale. I caratteri supportati permettono di scrivere nelle lingue dell’Europa dell’ovest, centrale ed orientale, in vietnamita, baltico, turco e rumeno.

Inconstant Regular è progettato in modo tale da avere diverse alternative contestuali che consentono un’ottima convivenza tra gradevolezza grafica e leggibilità. Ben 3 diversi set di glifi possono essere usati ciclicamente per differenziare al meglio i caratteri. Tutti i set hanno dei parametri regolabili: l’interlinea tra caratteri, lo spessore del tratto, l’inclinazione e la lunghezza delle linee.

La creazione di un font ad alta leggibilità

Nella campagna “There’s Nothing Comic About Dyslexia” è stato redatto anche un documento per poter creare ex-novo un font ad alta leggibilità. I punti salienti sono 7 e prendono in considerazione tutta la struttura del font. Per prima cosa le altezze: le lettere con forme simili (“h” e “n”, per esempio) dovrebbero avere un’altezza diversa, così da essere distinguibili anche solo per quelli. Per lo stesso motivo, anche le forme e le aperture di lettere simili (“p” e “q” ad esempio) dovrebbero evitare la simmetria perfetta.

Inconstant Regular i 3 set
I 3 set di caratteri di Inconstant Regular

La simmetria in generale non aiuta la leggibilità: sia verticalmente che orizzontalmente le lettere non dovrebbero essere speculari. In questo modo si evita che il sopra si possa confondere con il sotto. Dare un senso di direzione, anche con l’inclinazione, rende più scorrevole il testo. Per evitare altre confusioni, è importante anche che le lettere minuscole siano completamente diverse da quelle maiuscole. Sembra scontato? Sì, ma basta pensare alla “i” maiuscola che, spesso e volentieri, si scambia per una “l” minuscola.

Un altro punto focale è il distanziamento tra le lettere: la spaziatura è fondamentale, specialmente tra le vocali, per evitare l’accavallamento dei caratteri. Anche gli inizi e le chiusure sono molto importanti: punti, virgole e segni di interpunzione vari devono essere ben distinguibili, così da aiutare a scandire la frase.

Un progetto di Brokstad Studio

Inconstant regular è una creazione del Brokstad Studio, un’associazione di designer estremamente particolare, sia nello stile che nel concetto. Sul loro eccentricissimo sito, si definiscono come uno studio di design virtuale ma anche un’iniziativa di collaborazione che va oltre i confini dello spazio fisico.

Fondato da Daniel Brokstad, lo studio è un coloratissimo non-luogo di aggregazione e di sperimentazione per artisti di tutto il mondo. Un parco giochi collaborativo in cui rompere le regole del gioco.