Se ti piace disegnare ed hai una grande storia da raccontare, forse dovresti iniziare a pensare a scrivere un fumetto. Vediamo insieme di cosa si tratta e come svilupparne uno soprattutto se si è alle prime armi.

Cos’è il fumetto?

Si tratta di un linguaggio artistico formato da codici, costituiti da immagini e testo. Il testo viene inserito nei cosiddetti “balloon” o all’interno di didascalie che generano la narrazione di una storia.

fumetto balloon
I Balloon sono uno dei sistemi utilizzati per creare schemi comunicativi nel fumetto.

Viene pubblicato in modalità “giornaletto”, albo, storia o romanzo a fumetti e con il tempo ha iniziato a prendere piede fuoriuscendo dalla pagina stampata per arrivare sul web o sui muri in forma di graffiti o videogioco.

Una vera e propria forma d’arte che ha reso celebri molti autori, i quali hanno successivamente definito il fumetto come “letteratura disegnata” o “arte sequenziale”. Un mezzo di comunicazione potente che oltre ad avere scopi narrativi può essere usato per fornire istruzioni in maniera dettagliata ed esemplificativa.

Modi per creare un fumetto

Abbiamo visto che si tratta quindi di una forma d’espressione non necessariamente collegata al linguaggio infantile o adolescenziale. Il fumetto è un vero e proprio strumento di comunicazione a 360°.

Ma come realizzarne uno? Ci sono diversi sistemi. Partiamo dal più basilare, ovvero lo schizzo. Per acquisire la giusta pratica al disegno dei tuoi personaggi dovrai anzitutto metterli su carta velocemente per come ti vengono in mente durante la fase creativa.

Realizza degli schizzi veloci, da cui potrai trarre ispirazione per la narrazione stessa del tuo fumetto. Mano mano li affinerai, trovandone pregi e difetti, lavorandoci sopra anche con più strumenti. Infatti, la prima bozza la si fa sempre a matita (oppure con tavoletta grafica se già siete più esperti), per poi passare a darle colore e definizione con matite e pastelli (o programmi di disegno digitale che permettono di ripulire il disegno primario).

Disegna le espressioni facciali

Una volta che il tuo personaggio avrà preso vita, dovrai abituarti a vederlo mentre si muove sulla carta. Prima ancora di andare ad inserirlo in un contesto narrativo, dovrai allenarti a disegnarlo nelle più diverse espressioni facciali. Questo ti permetterà di perfezionare i tuoi protagonisti e la tua tecnica.

fumetto espressioni facciali
Le caricature sono un buon modo per studiare le espressioni facciali da attribuire ai personaggi del fumetto.

Attribuisci al tuo amico immaginario i 4 sentimenti più importanti: la felicità, la rabbia, la tristezza e la paura. Così avrai modo di lavorare sui tratti del viso e le varie pose che il tuo protagonista assumerà durante la storia.

A questo punto dovresti essere pronto per creare l’antagonista della storia. Ti basterà seguire i sistemi appena descritti ed iniziare a lavorare sul personaggio che si contrappone al protagonista. Non solo, a questo punto tutti i personaggi che ha in mente potranno essere resi reali. Successivamente a ciò avrai il quadro completo della situazione e potrai iniziare a creare le prime tavole narrative in cui inserirai ognuna delle tue creazioni.

Crea la tua trama fumetto

Eccoci arrivati al momento più emozionante: creare la trama del tuo fumetto. Anzitutto dovrai introdurre il personaggio chiave. Non è detto che sia il protagonista, potrebbe anche essere il suo nemico o un personaggio secondario che ha il ruolo di narratore della storia.

E’ il momento di inserire i dettagli che denotano il carattere di ogni personaggio lasciandoli parlare attraverso i “balloon”, oppure lasciandoli “pensare ad alta voce” con le didascalie a fondo quadro. Ricorda comunque che questa parte è importantissima per il lettore che a differenza tua non conosce né la storia né chi la vive.

fumetto personaggio
Dai finalmente vita ai tuoi personaggi, facendoli muovere e parlare. La storia del fumetto, mano mano prende vita.

Una volta che i personaggi saranno stati presentati, arriva il momento di inserire un elemento che darà il via all’azione. Può essere anche un elemento che disturba il protagonista nella sua vita quotidiana, portandolo a dimostrarsi diverso da come il lettore se lo immaginava nella parte introduttiva. L’idea è quella di sconvolgere la routine narrativa della prima parte per far appassionare chi legge.

Manda il protagonista in missione

Inizia finalmente l’avventura del tuo personaggio. E’ il momento di farlo uscire dalla sua zona di confort aggiungendo anche dei colpi di scena per tenere vivo l’interesse del lettore.

Dovrai elaborare le condizioni per un conflitto con l’antagonista. Potrebbe esserci ad esempio un confronto tra i due che cambierà le sorti di entrambi. Oppure potrebbe essere il momento per dare uno scopo ultimo al tuo eroe, come salvare la vita di qualcuno. La cosa importante è renderlo umano in modo che chi legge possa immedesimarsi.

Evita di attribuire al tuo personaggio vittorie troppo facili: i migliori scontri sono quelli in cui i partecipanti sono alla pari e il pubblico teme per l’incolumità del protagonista. Questo è il momento in cui il lettore trattiene il respiro per scoprire cosa succederà.

Finale di Fumetto

Di solito arriva al momento in cui il lettore stabilisce che tutto è tornato alla normalità (o così sembra). Se hai in mente un sequel di storia potresti lasciare in sospeso qualcosa, rendendo però chiaro che la storia che hai raccontato si è conclusa, anche se potrebbe non essere l’ultima volta che il lettore incontrerà il proprio idolo.

Pensi che sia finita qui? Adesso arriva il bello. Ora dovrai completare il tuo fumetto, creando lo storyboard suddiviso in miniature, all’interno delle quali si svolgeranno le azioni della storia.

Sicuramente dovrai fare diverse anteprime e come nel caso della costruzione del personaggio ci tornerai su più volte con strumenti diversi. Il nostro consiglio in questo senso è quello di prendere un foglio A4 e dividerlo in 4/6 finestre. Numera in ordine cronologico le finestre all’interno delle quali inserirai i personaggi, cambiando le loro espressioni e movenze in base all’azione che stanno compiendo.