Copertine fotografiche, illustrate a colori o in b/n oppure tipografiche? Questo è il dilemma, come direbbe Amleto.

Il concept grafico della copertina di un libro richiede un lavoro considerevole da parte del designer. La copertina, o cover, è il “biglietto da visita” del libro. Per molti lettori rappresenta il primo impatto con il libro stesso.

Quindi è fondamentale che sia accattivante e susciti interesse. Il lettore dev’essere spinto cioè a prendere proprio quel libro dallo scaffale, tra centinaia di altri.

Ma come scegliere fra copertine fotografiche, copertine con illustrazioni disegnate oppure semplicemente tipografiche e con pochi fronzoli?

Come vedremo, ogni libro ha la “sua” copertina e sta al designer capire di volta in volta quale tipologia sia la più indicata.

Le copertine fotografiche

Le copertine fotografiche sono usate soprattutto romanzi e narrativa.

Sono anche da un certo punto di vista le più facili da realizzare, perché tutto ciò che occorre è una buona libreria di immagini stock royalty free e un elaboratore grafico..

Ma le copertine fotografiche, per essere belle e d’impatto, devono seguire alcuni accorgimenti.

Copertine fotografiche
Le copertine fotografiche sono le più diffuse

In primo luogo teniamo a mente che questa tipologia di copertine è la più diffusa, quindi sarà particolarmente importante che il libro attiri l’attenzione e non si confonda dalla massa.

Pensate solo a una copertina con il volto di una ragazza che scruta l’orizzonte; quante ne avete viste di simili, nelle librerie? Il lettore sarà abituato a vedere simili immagini e non si soffermerà in particolare su una copertina troppo anonima, uguale a mille altre.

Inoltre è importante scegliere foto di alta risoluzione per evitare che in stampa si verifichi l’effetto “sgranato”.

Se vogliamo realizzare copertine fotografiche che non passino inosservate, non limitiamoci a usare le foto “come sono”. Giochiamo con livelli e contrasti per ottenere effetti di luce particolari o suggerire atmosfere (romantiche, tenebrose, cupe).

Possiamo usare i colori, il b/n o anche filtri particolari, sempre con moderazione. Oppure, sfruttando le potenzialità offerte dalle maschere, combinare più elementi di fotografie diverse per creare una copertina originale, che salti all’occhio e attiri l’attenzione.

Le copertine illustrate

Un’alternativa alle copertine fotografiche potrebbe essere la copertina illustrata. Quest’ultima presuppone un lavoro di realizzazione molto più lungo e complesso.

La copertina illustrata va studiata nei minimi dettagli. Deve avere uno stile così unico e caratteristico da attirare subito l’attenzione del lettore. Queste copertine sono generalmente indicate per i libri fantasy o con una forte componente immaginifica.

Le illustrazione guidano il lettore a immaginare scenari, eventi e personaggi dei libri ancor prima di leggerli.

Copertine illustrate
Le copertine illustrate sono molto popolari nel fantasy

Un’illustrazione di copertina dev’essere il più possibile elaborata e dettagliata. Se vogliamo uno stile fotorealistico, dovremo curare ogni aspetto dell’immagine.

Viceversa, per un libro umoristico o per bambini si può utilizzare uno stile più fumettistico e dinamico; basti pensare alle copertine di Quentin Blake.

Le copertine tipografiche

C’è poi una terza categoria di copertine, quelle puramente tipografiche.

Se il libro è un saggio, un trattato o comunque tratta di argomenti molto seri e importanti, le copertine fotografiche o illustrate potrebbero non essere idonee.

Una grafica di copertina troppo invadente distrarrebbe il lettore dal libro, che deve veicolare concetti e messaggi.

Copertine tipografiche
Le copertine tipografiche, dirette e dritte al punto

In questo caso si prediligono le copertine tipografiche. Dove l’interesse è attratto sia dalla scelta del titolo, sia dalla combinazione di colori e font.

Sono le copertine più difficili da realizzare e soprattutto da realizzare bene. Una copertina tipografica d’effetto non risulterà stancante o stressante per la vista, ma neppure piatta e anonima.

Anche in questo caso trovare il giusto equilibrio richiede impegno, pratica e allenamento. Inoltre teniamo presente che il font di copertina dovrebbe essere comunque sempre leggibile, sia che il libro si trovi in vetrina che su uno scaffale, magari non proprio a portata di lettore.