Le Conversion API sono un elemento indispensabili quando facciamo campagne pubblicitaria su Facebook o, in generale, su Meta. Scopriamo insieme cosa sono, a cosa servono e come utilizzarle al meglio.

Meta Ads

Social Network e campagne pubblicitarie sono un binomio oramai imprescindibile e indivisibile. Per questo Meta Ads è uno strumento vitale per tutti coloro che vogliono promuovere la propria attività.

Meta Ads offre campagne pubblicitarie specifiche per tutte le piattaforme della compagnia: Facebook, Instagram, Messenger, WhatsApp.

Tutti possono utilizzarlo per creare campagne pubblicitarie mirate, grazie al sofisticato algoritmo che raccoglie e studia i comportamenti degli utenti. Non esiste nessuna campagna pubblicitaria più mirata e targhettizzata di quella creata appositamente per i social network.

I problemi di Meta Ads

Prima di parlare delle Conversion Api vediamo i problemi che si riscontrano utilizzando i Meta Ads, perché questa funzionalità arriva proprio in soccorso degli utenti e per scongiurare i problemi riscontrati in precedenza.

Conversion Api
Meta Ads

Il problema principale è il blocco dei cookies da parte di browser e terze parti. Safari e Firefox, ad esempio, disabilitano di default i cookies di terze parti.

C’è, poi, il problema degli ad-blockers, un sistema utilizzato dal 42% degli utenti in tutto il mondo.

Apple, inoltre, con l’aggiornamento sul tracciamento degli utenti, mostra agli utenti un messaggio che gli chiede se vogliono essere tracciati dall’applicazione che stanno scaricando.

C’è, infine, il problema della finestra massima di conversione, che è stata ridotta da 28 giorni a 7, con una notevole perdita di dati e uno svantaggio dal punto di vista della targhettizzazione.

Cosa sono le Conversion Api di Facebook

Le Conversion Api sostituiscono il Pixel di Facebook. Quest’ultimo è uno strumento lato browser, ovvero uno strumento in grado di tracciare i dati attraverso il browser dell’utente, grazie all’utilizzo di cookies.

Il tracciamento attraverso il Pixel non è molto efficiente, proprio perché si appoggia ai cookies. Sul browser, infatti, l’utente può decidere di bloccare i cookies o gli annunci pubblicitari. Inoltre, spesso, il tracciamento viene meno anche a causa di una connessione poco veloce.

Le Conversion Api di Facebook funzionano diversamente. Esse sono uno strumento lato server, ovvero sono in grado di tracciare i dati attraverso il server del sito web, anziché attraverso il browser.

In poche parole, il Pixel tiene traccia di quello che succede sul browser, mentre le Conversion Api tengono traccia di quello che succede sul server.

I vantaggi delle Conversion Api

Come detto, le Conversion Api risolvono diversi problemi riscontrati in precedenza con Meta Ads, primo fra tutti il problema dei cookies e degli ad-blockers.

Conversion Api
Conversion Api

Ma questi non sono gli unici vantaggi di questo strumento. Con esso, infatti, il tracciamento è anche molto più accurato, perché è in grado di catturare molti eventi che, in altri modi, verrebbero persi per vari motivi.

Questo si traduce anche in una campagna Facebook più efficiente e ottimizzata.

Come installarle

I metodi per installare le Conversion Api di Facebook sono tre:

  • Installazione con un’integrazione partner: il modo più semplice per installare questo strumento è attraverso l’utilizzo di un plug-in. Questa opzione è fattibile, semplice e veloce se hai un sito web realizzato con una delle piattaforme partner di Meta, come WordPress.
  • Installazione con Conversion Api Gateway: questo metodo richiede l’aiuto di un programmatore esperto. Sebbene sia un’installazione più complessa, essa ci garantisce un maggiore controllo sulla configurazione delle Conversion Api.
  • Installazione manuale: il discorso è uguale a quello per l’installazione con Gateway.

Se stiamo utilizzando sia il tracciamento Pixel che quello Conversion Api Facebook ci da la possibilità di confrontarli e utilizzarli entrambi. Inoltre, se Meta si rende conto che un determinato evento è stato tracciato da entrambi i metodi ne scarta uno, evitandone la duplicazione.