Che cos’è la pubblicità? Potremmo dire che la pubblicità ci invoglia a comprare un bene o un servizio, ma in realtà non è solo questo. La pubblicità è forse il mezzo comunicativo più potente che esista. Essa “informa, persuade, seduce il pubblico ed è ritenuta corretta se fidelizza l’utente finale in base a principi civili e umanizzati”. La pubblicità non vuole vendere, ma informare. Ma che cosa è la pubblicità informativa e perché è così importante?
La pubblicità
Solitamente la pubblicità è usata dalle imprese per vendere i propri prodotti o servizi, raggiungendo in modo chiaro e diretto i potenziali clienti. Ma se andiamo ad esaminare l’etimologia della parola pubblicità scopriremo che essa è usata erroneamente e grossolanamente e non con la sua reale natura etica e trasparente.
![Pubblicità informativa](https://www.sagrafica.it/wp-content/uploads/2020/03/pubblicità.jpg)
Perché pubblicità viene da pubblico e riguarda, quindi, il popolo e popolazione, e originariamente essa ha lo scopo puro di informare il pubblico.
Oggi il suo scopo originario è andato dimenticato, se non per poche campagne pubblicitarie informative, per il resto è vista come una cosa negativa e invasiva.
Che cos’è la pubblicità informativa
La pubblicità informativa, a differenza della normale pubblicità commerciale, ha lo scopo preciso di informare, di dire la verità, senza trucchi da prestigiatore che ci fanno credere che quel prodotto specifico è il nostro desiderio più grande.
Quindi, la pubblicità informativa tralascia la parte emotiva per concentrarsi sui fatti. Evidenzia i pregi e i difetti di un prodotto o informa il popolo su una particolare problematica. Tra le pubblicità informative più famose del mondo vi sono, ad esempio quelle che sensibilizzano l’opinione pubblica sui rischi del bere e del fumo.
La pubblicità sociale
Oltre alla pubblicità commerciale troviamo la pubblicità pubblica e la propaganda politica e, infine, la pubblicità sociale, che più si addice alla categoria della pubblicità informativa.
La pubblicità sociale è improntata per sensibilizzare l’opinione pubblica su quelle che sono le problematiche attuali morali e civili che riguardano l’intera comunità, che in alcuni casi corrisponde all’intera razza umana.
![Pubblicità informativa](https://www.sagrafica.it/wp-content/uploads/2020/03/fumo.jpg)
In Italia le pubblicità informative con carattere sociale più importanti sono state: “Il verde è tuo. Difendilo”, “Chi fuma avvelena anche te. Digli di smettere”, “AIDS. Se lo conosci lo eviti, se lo conosci non ti uccide”, “Chi si droga, si spegne”. Tutte campagne volte a tutelare la salute della popolazione e a informare sui rischi che si corrono a perseguire con determinati atteggiamenti.
Ovviamente a queste campagne se ne aggiunge un’ultima, quella che sta rimbalzando su tutti i mass media negli ultimi due mesi e maggiormente nelle ultime settimane: “Come prevenire il contagio da Covid-19”. Pubblicità che conosciamo ormai tutti, spot che ci insegnano come tutelarci, come evitare al minimo il rischio del contagio, che cercano di farci capire quanto i nostri comportamenti hanno un impatto importante sull’intera comunità.
![Coronavirus](https://www.sagrafica.it/wp-content/uploads/2020/03/coronavirus_comportamenti.jpg)
Quindi, la pubblicità informativa non vuole venderci niente. Non vuole venderci le sigarette, ma farci capire quanto male faccia il fumo. Così come nessuno vuole fare propaganda politica, ma semplicemente spiegare a tutti come tutelare la salute dei cittadini.