Brassai, noto nome della scena fotografica mondiale, sarà il protagonista di una mostra dal titolo “L’Occhio di Parigi” fino al prossimo 2 giugno presso il Palazzo Reale di Milano. In questo articolo scopriamo la sua opera e perché visionare la mostra che ad oggi sta registrando un numero altissimo di presenze.

Gyula Halàsz in arte Brassai

Il protagonista del nostro articolo di oggi è un noto fotografo ungherese che fu attivo nel XX secolo. Brassai è stato “L’Occhio di Parigi” in quanto ritrattista della vita notturna (e non solo) della città francese.

Nasce a Brassó nel 1899, nota città oggi rumena, ma si trasferì a Parigi nel 1924 e li iniziò il suo percorso di fotografo. Sin dai suoi primi scatti, si fece notare perché riusciva a catturare l’essenza della vita e della socialità parigine tra gli anni ’20 e ’30 del ‘900.

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Brassaï, Coppia alla balera Quatre-Saisons in rue de Lappe, 1932 © Estate Brassaï Succession – Philippe Ribeyrolles

Caffè, locali notturni, strade buie e incontri casuali: le sue fotografie sono caratterizzate da un’atmosfera intima e suggestiva resa eterna dalla presenza delle luci soffuse, delle umbre misteriose e dei personaggi enigmatici.

Come vedremo, l’opera del fotografo ungherese aveva come focus principale una ricerca di profonda empatia nei confronti dei soggetti fotografati, che rimandavano in lui una forte sensibilità poetica. Persone comuni e scene di vita quotidiana che lo hanno reso narratore della sua epoca.

Paris de Nuit (1933)

Presso la mostra di Palazzo Reale a Milano, visibile fino al prossimo 2 giugno, lo spettatore avrò modo di immergersi nella maestria tecnica e nella sensibilità artistica e autentica di Brassai.

In particolare, ci teniamo a citare una delle sue più celebri opere, pubblicata nel 1933: “Paris de Nuit” È uno scatto iconico che celebra in maniera cruda e suggestiva la vita notturna della città di Parigi. Questo scatto come molti altri hanno contribuito a definire l’estetica della città stessa in quel periodo storico.

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Il celebre fotografo ungherese durante una sessione di scatti notturna.

Come avrete modo di vedere se deciderete di partecipare alla mostra promossa dal Comune di Milano – Cultura, l’opera del fotografo ungherese va oltre la fotografia di strada. Brassai, infatti, ha realizzato ritratti di molti famosi artisti, scrittori ed intellettuali della sua epoca, tra cui Pablo Picasso, Salvador Dalì e molti altri. In ognuno di questi scatti è riuscito a cogliere la profondità psicologica del soggetto in maniera unica e coinvolgente.

La mostra di Brassai a Milano

Come abbiamo visto, “L’Occhio di Parigi” è una mostra promossa dal Comune di Milano – Cultura e prodotta da Palazzo Reale e Silvana editoriale. Curatore Philippe Ribeyrolles, nipote di Brassai.

Ribeyrolles è il custode della collezione di stampe dello zio che ha un valore inestimabile. Insieme alle stampe, il celebre studioso ha anche messo a disposizione della mostra la vasta documentazione relativa al percorso artistico del celebre fotografo ungherese.

L’esposizione a Palazzo Reale vede presenti oltre 200 stampe d’epoca che sono state arricchite anche da documenti, oggetti e sculture appartenuti al fotografo. L’obiettivo è quello di offrire uno sguardo attento, approfondito e profondamente in edito sull’opera di Brassai.

Se avrete modo di vedere la mostra a Milano, riuscirete a calarvi profondamente nell’affascinante universo di un uomo visionario che ha catturato l’anima nascosta della città di Parigi grazie al suo obiettivo fotografico.

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Brassaï, Coppia con un marinaio sul ponte della torre Eiffel, 1932 circa © Estate Brassaï Succession – Philippe Ribeyrolles

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