Ultimamente vanno così di moda le illusioni ottiche, è incredibile vedere il mondo sotto un’altra prospettiva. Distorcere la realtà in maniera così incredibile e non credere nemmeno più ai nostri stessi occhi. Immagini incredibili create con alcuni trucchetti grafici che mandano completamente in tilt il cervello umano. Diverse percezioni della realtà a seconda della prospettiva o dell’angolazione dalla quale la si guarda. Un connubio tra percezione visiva, psicologia e grafica, è l’arte delle illusioni ottiche. E tra tutte le più incredibili illusioni non si può non menzionare l’anamorfosi.

Definizione di illusione ottica

Tutti conosciamo il significato di “illusioni ottiche”. Lo dice il termine stesso, è un trucchetto che trae in inganno i nostri stessi occhi. Non è la realtà, ma una distorsione di essa. Eppure, per capire davvero di cosa stiamo parlando dovremmo sapere, che, ad esempio, in inglese esse vengono chiamate “mindcheats”, trucchetti per il cervello.

Infatti, non è solo la vista ad essere ingannata, ma lo stesso cervello umano, non riusciremo a credere ai nostri occhi!

Non sono semplici trucchetti da prestigiatore, ma una vera e propria forma d’arte, capace di impressionare e di mandare in tilt il cervello.

Definizione e nascita dell’anamorfosi

Parliamo ora dell’anamorfosi, uno tra i trucchetti artistici di illusione ottica più affascianti. La parola anamorfosi deriva dal greco ed è un termine risalente al diciassettesimo secolo. Letteralmente significa “riformazione” e il termine viene utilizzato per indicare l’effetto utilizzato per realizzare immagini tridimensionali.

Anamorfosi
Esempi di anamorfosi nella street art

L’anamorfosi si colloca, quindi, al lato opposto della prospettiva tradizionale. I primi ad utilizzare l’anamorfosi furono artisti del calibro di Piero della Francesca, che ne parlò nel De Prospectiva Pingendi, e Leonardo Da Vinci, che lo menzionò, invece, nel Codice Atlantico.

Nel ‘500 iniziarono a circolare dipinti con questa nuova tecnica illusoria, la prospettiva anamorfica, che distorceva la realtà della percezione visiva.

L’anamorfosi è nell’arte, l’antica e affascinante miscela di geometria e psicologia della percezione capace di dar vita a realtà illusorie, in cui forme altamente distorte e mal decifrabili, nascondono immagini perfettamente proporzionate”.

La prospettiva dell’anamorfosi

La vera immagine anamorfica può essere vista solo dalla giusta prospettiva e dalla giusta distanza. Oggigiorno troviamo l’anamorfosi ovunque intorno a noi e la diamo quasi per scontato eppure è una vera e propria forma d’arte, un’illusione ottica incredibile.

L’esempio più lampante sono i segnali stradali posti direttamente sull’asfalto e visibili chiaramente da un’auto in corsa. Quello è un esempio di immagine anamorfica, perché se vista da qualsiasi altra angolazione l’immagine risulterebbe, altresì, distorta.

Anamorfosi
Esempi di anamorfosi nella segnaletica stradale

Oggigiorno l’anamorfosi viene utilizzata molto soprattutto nella pubblicità, ad esempio negli spot che troviamo ai margini di un campo da calcio.

Ma l’anamorfosi fu molto utilizzata anche dai grandi artisti del passato. Leonardo Da Vinci, ad esempio, era estremamente affascinato da quest’illusione ottica, tanto da inserirla in numerosi suoi lavori.

Al giorno d’oggi l’anamorfosi è molto utilizzata dagli artisti di strada, che realizzano incredibili dipinti sui marciapiedi o riportano complesse immagini sulle architetture urbane, muovendosi addirittura su più piani e superfici, dal pavimento alle varie pareti di un edificio.

Anamorfosi
Anamorfosi sulle pareti dei palazzi

Altre illusioni ottiche

Incredibili illusioni ottiche vengono create con i colori, giocando con luci e ombre. Ci sono numerosi esempi di come il cervello registri varie sezioni del disegno come colorate in maniera diversa quando in realtà sono dello stesso colore. Altre illusioni “colorano” foto in bianco e nero. Per non parlare di illusioni ottiche divenute famose che mostrano come diverse persone registrano i colori in modo diverso.

Scacchiera di Adelson
Scacchiera di Adelson: A e B sono in realtà dello stesso colore

Ci sono poi illusioni ottiche che, invece di giocare con i colori o con la prospettiva, giocano con i volti delle persone, mandando in tilt il cervello che non riesce a capire se il viso è frontale o di profilo. O immagini che nascondo altre immagini, il classico “cosa vedi prima?” o “riesci a trovare il gatto?”.

Il mondo distorto delle illusioni ottiche è incredibilmente affascinante, manda in tilt il cervello osservandolo e richiede un’incredibile dimestichezza nel realizzarlo.