Due maestri del ritratto a Palazzo Diamanti in quel della magica Ferrara, terra di tortelli, arte e fiabe. Ecco cosa vedrete se deciderete di visionare la mostra dedicata ad Alphonse Mucha e Giovanni Boldini in esposizione fino al prossimo 20 luglio. Uno è il padre dell’Art Nouveau, l’altro è il ritrattista della Belle Époque. Una mostra “doppia”, due percorsi distinti, che vale la pena di vedere.

Alphonse Mucha e Giovanni Boldini: Due percorsi distinti, un unico dialogo visivo

La mostra “doppia” di Palazzo Diamanti dedicata ad Alphonse Mucha e Giovanni Boldini è un’esposizione che si articola in 2 sezioni, ognuna dedicata – ovviamente – a ciascuno dei due artisti da cui la mostra prende il nome.

alphonse mucha e giovanni boldini ferrara
Un estratto delle Stagioni di Mucha in esposizione a Palazzo Diamanti fino al prossimo 20 luglio

La prima sezione è quella di Mucha in cui la sua visione viene narrata con una retrospettiva atta a ripercorrere l’intera carriera del padre dell’Art Nouveau. Tra le opere in esposizione che sicuramente ogni turista vorrà vedere (e dove potresti incontrare la fila) ci sono Gismonda del 1894, Le Stagioni del 1896 e Médeée del 1898. Ognuna delle opere di Mucha ha come particolarità quella di aver definito nel tempo un’estetica raffinata, a tratti idealizzata. Il suo pensiero di fondo era utilizzare l’immagine pubblicitaria per raccontare una società in mutamento, la cui filosofia di vita era lo stare bene.

La Sezione di Boldini

La seconda sezione della mostra “doppia” Alphone Mucha E Giovanni Boldini è chiaramente dedicata al nostro artista italiano, che si è fatto ricordare come “il ritrattista della Belle Époque”.

Qui i visitatori della mostra potranno visionare le opere dell’artista in modalità mostra-dossier. Tutto si concentra principalmente sul ritratto femminile, su cui Boldini ha costruito la sua carriera.

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La signora in rosa (1916). L’immagine della Donna, musa di Giovanni Boldini come tramite per dimostrare quanto il mondo di inizio ‘900 fosse prospero, bello e felice. Un senso di attesa e di rinascita che fa ben sperare nel futuro.

Obiettivo dell’esposizione è, in questo caso, mettere in luce il tratto vibrante di Boldini, un personaggio dalla sensibilità psicologica particolarmente profonda, capace di cogliere il movimento della personalità delle sue muse.

Tra le opere più famose esposte a Ferrara a Palazzo Diamanti fino al prossimo 20 luglio troviamo La signora in rosa del 1916 e Fuoco d’artificio del 1890 ca.

Alphonse Mucha e Giovanni Boldini a Palazzo Diamanti: Un’esperienza per tutti

L’obiettivo dei curatori della mostra è mostrare il lavoro di Alphonse Mucha e quello di Giovanni Boldini ad un pubblico quanto più vasto possibile.

Sia per grandi grandi che piccini, le opere dei due pilastri dell’arte di fine ‘800 – inizi ‘900 sono adatte ad un pubblico vasto proprio perché comunicano l’incontro di 2 epoche e raccontano il ruolo della donna in questa fase storica di transizione e rinascita.

Per visionare la mostra si può scegliere un giorno qualunque della settimana perché è aperta sempre – 7 giorni su 7 – dalle 9,30 alle 19,30. Proprio perché inclusiva, nel prezzo del biglietto è compresa l’audioguida per carpire ogni segreto delle opere in esposizione, passo dopo passo, perdendosi nella bellezza di Palazzo Diamanti, che è a sua volta un’opera architettonica degna di nota, da vedere e scoprire almeno una volta nella vita.

Una tappa imperdibile per gli amanti dell’arte

Il confronto tra Alphonse Mucha e Giovanni Boldini è dunque un momento unico per gli amanti dell’arte perché permette loro di mettere in relazione 2 artisti che raccontano la storia di 2 mondi che si incontrano (e scontrano).

La figura femminile è veicolo di emozione e messaggio di speranza per Boldini, che vive l’arrivo del nuovo secolo, e pace e tradizione oltre che bellezza senza tempo per Mucha, che la ritrae come marchio di ciò che non tutti possono avere.


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