Siamo ampiamente abituati alle mostre online e ai tour virtuali. Soprattutto negli ultimi mesi di lockdown, duranti i quali i musei, le gallerie d’arte e le mostre sono stati tra i primi a chiudere le porte. Per quanto questi mezzi ci hanno permesso di rimanere in contatto con l’arte anche durante la quarantena. Nonostante essi ci portano da una parte all’altra del mondo, senza confini o distanze. Dopo un po’ possono risultare esperienze statiche. Per questo è nato un nuovo modo di esplorare l’arte, più interattivo e dinamico, nonostante le distanze. Si tratta di un videogioco creato e modellato sulla galleria d’arte tedesca Konig Galerie.

La Konig Galerie

La Konig Galerie è una galleria d’arte tedesca, situata all’interno della vecchia chiesa di St Agnes, a Berlino. La galleria fu fondata nel 2002 da Johann Konig e da spazio ai giovani. Al suo interno, infatti, sono racchiuse le opere di 40 artisti internazionali emergenti o già affermati. Come Katharina Grosse, Karl Horst Hodicke, Natasha Sadr Haghighian, Johannes Wohnseifer, Claudia Comte, Daniel Turner.

Konig Galerie
Konig Galerie

Le opere si concentrano su approcci intellettuali basati sullo spazio. Lo spazio è occupato dall’arte di tutte le varietà, dalla scultura, alla pittura, dall’incisione alla fotografia, dalla performance all’audio e al video.

Dal 2002 la galleria ha avuto un crescente successo. Nel 2015 la mostra occupa due spazi della chiesa di St. Agnes, la navata principale e la cappella. Nel 2017 il progetto oltrepassa i confini nazionali e apre la Konig London, in un parco auto del Marylebon. Nel 2019 arriva dall’altra parte del mondo e apre la Konig Tokyo, dove vengono mostrate le opere di artisti tedeschi, austriaci e svizzeri.

Inoltre, la Konig Galerie partecipa regolarmente a fiere e mostre d’arte temporanee in tutto il mondo. La galleria ha anche esportato i propri lavori approdando in importantissimi musei internazionali, come il Museum of Modern Art di New York.

Il progetto per il videogioco

La Konig Galerie ha puntato sui giovani sin dall’inizio, mostrando al mondo giovani artisti emergenti, facendoli arrivare ai giovani. Ma spesso, i giovani, non apprezzano la staticità dell’arte, cercano qualcosa di molto più dinamico, anche se non possono essere lì fisicamente, ma devono accontentarsi del virtuale.

Konig Galerie
Surprisingly This Rather Works – il videogioco sulla Konig Galerie

Surprisingly This Rather Works è il progetto curato da Anita Meier e dallo stesso Johann Konig. I due artisti hanno ritrasformato gli spazi della chiesa di St Agnes, già occupati dalla mostra, in qualcosa di nuovo. Le opere d’arte che riempiono gli spazi della Galerie Konig sono bolle giganti e massi sospesi a mezz’aria, colori sgargianti e neon che colorano l’atmosfera. Sono queste le opere con le quali il visitatore, o in questo caso il videogiocatore, può interagire.

L’applicazione per visitare il Konig Galerie

Per entrare all’interno di questa incredibile mostra allestita alla Konig Galerie basterà scaricare l’applicazione sul nostro smartphone o device. Impersoneremo il nostro avatar che si ritroverà catapultato all’interno degli spazi della vecchia chiesa di St Agnes, sita in Berlino.

Konig Galerie
L’installazione d’arte del videogioco

Saremo liberi di esplorare la galleria come ci pare e piace. Potremo salire sulle sculture in verticale, toccando ogni spazio in tutte le direzioni. Potremo interagire con le opere d’arte come mai potremo fare nella realtà. Arrampicarsi su di esse fino a raggiungere l’arcata superiore della struttura. Buttare le sculture a terra senza essere multati o denunciati, senza rischiare di rompere o rovinare niente.

Complementare tutto il percorso partendo dal basso fino in cima, utilizzano l’istallazione artistica come fosse il livello di un videogioco. Il videogioco non sarà lunghissimo, ci terrà impegnati, forse, appena qualche minuto, ma sarà senza dubbio un’esperienza senza uguali.

Un’esperienza capace di attirare l’attenzione di chiunque, anche di chi di arte non se ne intende molto, molto più di qualsiasi installazione artistica visitabile dal vivo.