Teoria del Type Design è un libro da leggere per tuffarsi nella cultura della tipografia, nella storia dei caratteri, nella loro realizzazione. Ma non solo, è anche la prima teoria sul disegno dei caratteri scritta e pubblicata in lingua italiana. Il libro è, inoltre, il testamento culturale di Gerard Unger, uno dei designer più importanti degli ultimi decenni.

Gerard Unger

Gerard Unger, progettista, designer e docente, ha lasciato un segno nel mondo del design e, in particolar modo, nel disegno dei caratteri.

A lui, infatti, sono attribuiti alcuni tra i caratteri più belli, ma al contempo colti e profondi, degli ultimi decenni, come l’Alverata, il Capitolium, il Gulliver, l’Hollander.

Teoria del Type Design
Teoria del Type Design, di Gerard Unger

Hollander, proprio come Gerard Unger, olandese di nascita. Ha insegnato nel Dipartimento di tipografia e comunicazione grafica, all’Università di Reading, nel Regno Unito. Successivamente ha insegnato alla Gerrit Rietveld Academy. Ha ottenuto la cattedra di Tipografia all’Università di Leiden, nei Paesi Bassi, dal 2006 al 2012.

Accanto alla sua carriera come professore Gerard Unger ha lavorato come libero professionista dal 1972 in poi, disegnando francobolli, riviste, monete, giornali, libri, loghi, identità aziendali, ma, soprattutto, caratteri tipografici.

Sono 19 i caratteri tipografici realizzati da Unger, dal 1976 al 2016: Demos, Praxis, Hollander, Flora, Swift, Amerigo, Argo, Gulliver, ANWB-Font, Capitolium, Paradox, Coranto, Vesta, Big Vesta, Capitolium News, Capitolium Headline, Coranto Headline, Alverata, Sanserata.

Sono, inoltre, sette in totale i libri pubblicati da Gerard Unger, da Letters, del 1994, passando per While You’re Reading, del 2006, e Typography as Vehicle of Science, del 2007, fino a Theory of Type Design, del 2018.

Proprio nel 2018 il designer viene a mancare, appena cinque mesi dopo la morte della moglie.

Teoria del Type Design

Teoria del Type Design è un ottimo libro per chi ama il genere, una piccola nicchia editoriale che può rivelarsi un tesoro nascosto per un graphic designer.

Teoria del Type Design
252 pagine per raccontare la storia della tipografia e molto altro ancora

252 pagine che racchiudono saggi teorici e manuali pratici, la storia dei caratteri, il loro disegno, la loro realizzazione. In Teoria del Type Design conosceremo Gerard Unger. Il libro, infatti, è un intimo testamento culturale, la sua ultima opera che vuole essere autobiografica, ma non autoreferenziale.

Un libro che parla del passato e guarda al futuro. Esso guarda con ammirazione alla storia del design e con attenzione alle esigenze di oggi.

Cosa c’è nel libro

Il libro, nella sua versione italiana, è diviso in 25 capitoli, all’interno dei quali si tratta un diverso aspetto della tipografia: i modelli storici, l’evoluzione digitale, la leggibilità, l’espressività.

Il libro può risultare denso, complicato e non una lettura così leggera. Ma la suddivisione in capitoli tematici ci consente di scorrere avanti e indietro tra le sue pagine come fosse un manuale. Una chicca da togliere il fiato ai maniaci dell’ordine e dell’organizzazione.

Inoltre, all’interno di Teoria del Type Design, troveremo più di 200 immagini e composizioni tipografiche, incluse, ovviamente, quelle di Gerard Unger. Infine, avremo a disposizione anche un glossario, indispensabile per chiarire alcuni termini.

Il layout

Teoria del Type Design è ovviamente curato nei minimi dettagli dal punto di vista del layout. Non poteva essere altrimenti.

Teoria del Type Design
Tutto è studiato nei minimi dettagli in questo libro, dalla scelta della carta ai caratteri tipografici

Il carattere utilizzato è, ovviamente, l’alverata di Gerard Unger. Uno studio e un’attenzione maniacale è stata poi riposta nella scelta della carta utilizzata: la Fedrigoni Kendo, la Wibalin Satina per la copertina, la Sirio Color per i risguardi e la Freelife Cento per l’interno.

La stessa cura dei dettagli che è stata riposta nelle rilegature e in ogni dettaglio che compone questo libro sulla tipografia. Teoria del Type Design, nella sua versione in italiano, è edito da Ronzani e curato da Giorgio Cedolin.