La piattaforma per lo streaming musicale lancia un nuovo font che prende il nome di Spotify Mix, disegnato da Dinamo Typefaces, e che verrà utilizzato per tutte le sue interfacce. Scopriamolo insieme.

Font Custom: perché è importante

Ormai moltissime aziende scelgono di distinguersi dalle altre realizzando dei font personalizzati. È essenziale oggigiorno, in un mondo dove trovare font a basso costo è molto semplice e si rischia di perdere quel senso distintivo che rende i diversi brand riconoscibili.

Spotify Mix
Spotify Mix

Anche Spotify come molte altre aziende, quindi, sceglie la strada del font custom. In questo caso la piattaforma ha affidato la realizzazione del proprio font a Dinamo Typefaces, famoso proprio per i suoi lavori di type design.

Il font custom influisce notevolmente anche sulla brand image, diventando uno degli elementi fondamentali della stessa. Avere un nuovo font, infatti, vuol dire anche modificare il proprio logotipo.

In alcuni settori, inoltre, è fondamentale trovare il modo di distinguersi. Proprio in un settore come quello dello streaming musicale, dove per accedere alle diverse funzioni bisogno passare da un’interfaccia visiva, avere una brand image efficace è molto importante.

Spotify: il vecchio font

Il vecchio font della piattaforma si chiamava Circular ed è stato utilizzato per tutte le funzioni fino a non molto tempo fa.

Il limite principale di questo font era, tuttavia, il numero di stili, i quali sono solamente 16. Potrebbe sembrare un numero sufficiente, ma per una piattaforma come Spotify in realtà non lo è.

Come molte piattaforma, infatti, essa deve adattarsi a tante diverse schermate, dispositivi e canali di comunicazioni, e 16 diventa un numero troppo limitato per riuscire a fare ciò.

Inoltre, i font non servono solo a scrivere nero su bianco delle informazioni, ma devono anche trasmettere delle sensazioni e delle emozioni. Ad esempio, dovremmo essere in grado di capire il tipo di contenuto audio o il genere musicale anche semplicemente dalle percezioni che lo stile del font ci trasmette.

Grazie a Spotify Mix la piattaforma è riuscita a ottenere questo risultato. Esso, infatti, ha un gran numero di stili.

Spotify Mix: il nuovo font della piattaforma

Spotify “è fatto per muoversi ad ogni volume”, così lo descrive l’azienda stessa al suo debutto.

Spotify Mix
Spotify Mix

Il font, progettato, come abbiamo detto, da Dinamo Typefaces, ha richiesto un lungo lavoro durato un anno e mezzo.

Anche un esperto del settore come Dinamo Typefaces ha impiegato un lungo periodo di tempo per progettare questo font, perché la sfida richiesta dall’azienda era notevole.

Il font, infatti, deve essere leggibile e funzionale e funzionare su tutti i dispositivi e le interfacce. Allo stesso tempo, però, deve avere un carattere marcato e un’alta dinamicità, in modo da adattarsi a tutti i diversi stili e generi proposti da Spotify.

Spotify Mix è un font senza famiglia

Per riuscire a vincere questa sfida i designer sono dovuti uscire dagli schemi tradizionali e progettare un font senza famiglia.

Solitamente, infatti, anche quando un font è custom made rientra in una famiglia, perché con essa condivide una serie di caratteristiche.

Spotify Mix non condivide caratteristiche con una sola famiglia, ma con molte di esse e per questa ragione non può essere catalogato sotto nessuna di esse.

Di base questo font è un sans serif, ma ha diversi elementi che non rientrano in questa categoria. Ad esempio, la S, sia quella in maiuscolo che quella in minuscolo, si ispira ai font veneziani, mentre la J e la K si traggono ispirazione dai font grotteschi.

Con l’arrivo di un nuovo font personalizzato, ovviamente, è arrivata anche la decisione di modificare il logotipo del brand.

Di conseguenza possiamo vedere un restyling quasi completo della brand image dell’azienda.