Da gennaio 2023 i fast food francesi si sono dovuti convertire alle stoviglie riutilizzabili. Secondo la legge antispreco del 2020, infatti, i punti di ristorazione rapida oltralpe non potranno utilizzare piatti, bicchieri e forchette monouso. Non poteva passarla franca, ovviamente, McDonald, il colosso per antonomasia dei fastfood, che da poco più di un anno aveva già cambiato il suo packaging.

Rinunciare all’usa e getta è un grande passo avanti nella lotta contro gli sprechi, alimentari e non, che McDonald già porta avanti da molto tempo. Ma c’è anche dell’altro: gli iconici imballaggi di cartone rosso delle patatine più conosciute al mondo si dimezzano. Potendoli lasciare solo per l’asporto, come ha reagito McDonald? Creandone altri ancora più iconici nel suo packaging riutilizzabile… tanto che vanno letteralmente a ruba.

Il nuovo packaging riutilizzabile di McDonald

Bicchieri, tazzine, forchette, porta salse e persino i porta patatine: tutto dovrà essere lavabile e riutilizzabile. Tutto è stato rivisto e ridisegnato per essere fatto in plastica durevole o vetro. Si tratta ancora di un test, ma i consumatori sembrano aver accettato di buon grado la situazione, forse anche troppo.

Nei nuovi set troviamo delle ciotoline abbastanza anonime, in plastica bianca, che servono per le salse e i condimenti. I burger continuano ad essere serviti nella carta, e le bibite in alti bicchieri di vetro trasparente, proporzionati alle classiche misure. Per un oggetto, però, McDonald non ha voluto rinunciare alla sua brand identity. Si tratta della scatola delle patatine. Divenuta talmente tanto iconica da essere riconosciuta anche con poche, semplici, linee ed un colore, la scatola delle patatine è il simbolo internazionale del brand.

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I bicchieri di diverse dimensioni e il pacchetto di patatine piccole

Le linee cambiano un po’, si fanno meno spigolose e anche i colori cambiano leggermente, passando dal rosso acceso ad una nuance più scura. Abbandonata la banda gialla: ora lo stacco con l’oro è dato solo dalle patatine stesse! Lungo tutta la confezione, poi, sono state aggiunte delle scanalature che segnano la ceramica di cui son fatte.

E l’Happy Meal?

Se anche l’insalata ha un packaging tutto nuovo, pare essere l’Happy Meal la vera sorpresa. Da quanto sembra nelle pubblicità, la scatola di cartone rossa che conteneva cibo e un gioco per i più piccoli scompare… ma non del tutto. Si trasforma in una sorta di coperchio che mantiene la stessa forma, con tanto di M superiore a fare da manico. Proprio come nei migliori ristoranti stellati, una volta sollevata la cloche, si rivela il contenuto.

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La presentazione del packaging riutilizzabile di McDonald’s dal loro sito francese

In generale l’aspetto è abbastanza semplice: corpo rosso, manico a M giallo ed un bel sorriso da happy meal. Per quanto però strizzi l’occhio ai bambini, l’immediatezza di quella che è la confezione di cartone viene un po’ meno. Niente più personalizzazione a seconda delle sorprese, niente più cambi in base alla stagione. Il packaging presumibilmente rimarrà lo stesso, con solo il contenuto che cambia.

Per i nostalgici, o per i bambini francesi più capricciosi, però, la versione in cartone rimane… anche se solo per l’asporto e il delivery.

La brand identity McDonald va troppo di moda

Happy Meal e patatine a parte, i contenitori (soprattutto i bicchieri) riutilizzabili di McDonald non brillano sicuramente per unicità. La m in basso rimane iconica, e le linee verticali speziano il tutto. Trattandosi comunque di un test, è logico pensare che si sia andati con un prototipo abbastanza basilare, in modo da sondare il terreno.

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La differenza tra i pacchetti per le patatine dal sito McDonald’s France

Eppure vanno a ruba. Letteralmente. Già nei primi due mesi (ricordiamo che l’iniziativa è stata lanciata a gennaio 2023 e solo in alcuni punti vendita) si registrano tantissimi furti. Per chi ha la passione dei bicchieri targati Coca-Cola, quelli di McDonald sono sicuramente una preda ambita, ma il vero oggetto del desiderio sono, ovviamente, i contenitori per le patatine.

E se alcuni punti vendita parlano di microchip di localizzazione all’interno dei contenitori (notizia parzialmente vera), è indubbio che si tratti di una pubblicità molto interessante. Spuntano, infatti, tantissimi video di persone che si vantano del misfatto.