Studio Drift è un duo artistico di Amsterdam. Le loro opere lasciano senza fiato, trasportandoci in un mondo di luci, installazioni, sculture e performance esperienziali, che includono sciami di droni e installazioni robotizzate. Ecco alcune tra le più belle opere di Studio Drift.
Chi è Studio Drift
Il duo artistico olandese composto da Lonneke Gordjin e Ralph Nauta ha fondato nel 2007 lo Studio Drift, con sede ad Amsterdam. Insieme a un team di 65 persone lavorano a installazioni luminose, performance esperienziali, sculture, ecc.
Le opere dello studio sono state esposte in tutto il mondo, collaborando con diverse mostre e progetti, tra cui la Biennale di Venezia, il Met Museum, il Victoria & Albert Museum, ecc.
“Ogni singola opera d’arte ha la capacità di trasformare gli spazi. I parametri ristretti di un museo o di una galleria non sempre rendono giustizia a un corpus di opere, anzi, spesso ne esaltano il potenziale nella sfera pubblica o attraverso l’architettura.
Drift porta persone, spazio e natura nella stessa frequenza, unendo il pubblico con esperienze che ispirano una riconnessione con il nostro pianeta”.
Connessione tra natura e tecnologia
“Drift manifesta i fenomeni e le proprietà nascoste della natura attraverso l’uso della tecnologia per imparare dai meccanismi sottostanti la Terra e ristabilire la nostra connessione con essa.
Con profondità e semplicità, le opere di Drift illuminano i parallelismi tra strutture artificiali e naturali attraverso processi decostruttivi, interattivi e innovativi. Gli artisti sollevano interrogativi fondamentali su cosa sia la vita ed esplorano uno scenario positivo per il futuro”.

Lo studio esplora la profonda connessione tra natura e tecnologia, esaltandone la bellezza e trovano un punto di connessione tra l’uomo e la sua terra.
Una delle opere che al meglio rappresenta questa profonda connessione tra natura e tecnologia è Social Sacrifice.
La performance è stata eseguita durante la cinquantanovesima Biennale di Venezia, durante la quale una flotta di 100 droni ha volato all’interno della chiesa di San Lorenzo della Serenissima.
I droni si sono accessi e hanno volato sopra la testa degli spettatori, mettendo in scena una rappresentazione di come si muovono i banchi di pesci scappando dai predatori. Una rappresentazione fedele di ciò che vuol dire istinto di sopravvivenza.
Le coreografie con i droni
Quella messa in scena in occasione della Biennale di Venezia non è l’unica coreografia con i droni realizzata dallo studio, anzi, si può dire che questo tipo di performance siano una firma di Drift.
Lo studio ha realizzato negli anni numerose coreografie su larga scala, utilizzando flotte da centinaia di droni.
Tra le opere più rappresentative di questa forma d’arte troviamo Franchise Freedom, realizzata dagli artisti in occasione del Art Basel Miami 2017. In quell’occasione una flotta di centinaia di droni si è alzata in volo nei cieli della città di Miami, mettendo in scena una rappresentazione delle dinamiche del volo degli stormi.
Alcune delle più belle opere di Studio Drift
Ma non ci sono solo droni tra le opere e le performance più incredibili ed entusiasmanti dello studio. Ci sono molte opere di light art e installazioni interattive nel loro repertorio.

Tra queste troviamo l’opera I am Storm (Io sono tempesta). L’opera è un’installazione immersiva che rappresenta le raffiche di vento su un campo d’erba. Senza vento non ci sarebbe vita su questo pianeta. Grazie a questa forza è possibile avere la pioggia, le onde e l’impollinazione.
Coded Coincidence è, invece, un’installazione luminosa che rappresenta il percorso dei semi dell’olmo, spinti dal vento ogni primavera. L’opera evidenzia come il percorso effettuato dai semi sia totalmente casuale e dettato da quella forza magica e potente del vento.
Infine, c’è Fragile Future, una scultura luminosa, realizzata con circuiti elettrici tridimensionali in bronzo, collegati a denti di leone luminosi. La scultura evidenzia una situazione critica e utopica sul futuro del nostro pianeta.