A Londra è attualmente in corsa una delle mostre più incredibili e travolgenti di sempre. Latent Spaces porta in scena l’arte immersiva di Markos Kay.

Markos Kay

Markos Kay è un artista e regista con disabilità, che lavora nel campo dell’arte immersiva e generativa.

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Latent Spaces

Il suo lavoro si concentra sulla ricerca del paradigma computazionale nella scienza e nella cultura. I suoi lavori vanno dallo schermo alle immagini in movimento, dalla pittura alla stampa.

Le sue opere sono esposte a livello internazionale: ArtScience Museum Singapore, Ars Electronica Austria, Louisiana Art & Science Museum, Museum of Contemporary Digital Art e Bill & Fondazione Melinda Gates, Washington.

Moltissime testate giornalistiche importanti parlano di lui: VICE, Wired, Designboom, Colossal, National Geographic, Science, Nature, Computer Arts, Gizmodo.

Tra le opere più importanti troviamo aDiatomea, un esperimento di video arte, The Flow, Quantum Fluctuations, alla permanente di Fidelity Art Collection, e Abiogenesis, un lavoro di immagini in movimento che ha raggiunto 10 milioni di persone sui social.

Latent Spaces

Latent Spaces è la mostra di Markos Kay presentata da Illusionaries a Londra, negli spazi di Illusionaries a Canary Wharf fino al prossimo 29 febbraio.

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Latent Spaces

Illusionaries è uno spazio artistico esperienziale guidato da artisti e incentrato sull’arte digitale contemporanea.

Avventurati all’interno, dove il tempo si ferma e l’infinita distesa dello spazio si apre. Immergiti nelle immagini e nelle sensazioni eteree, permettendoti di dissolverti nel tessuto stesso dell’esperienza” – Illusionaries.

Latent Spaces è un’esplorazione del nostro inconscio attraverso gli occhi dell’intelligenza artificiale.

La mostra si divide di quattro spazi, ognuno di essi rappresenta una diversa narrazione tra il nostro inconscio e l’intelligenza artificiale.

Latent Spaces è il prodotto di anni di esplorazione nella convergenza di arte, scienza e tecnologia. Sperimentando in quattro parti, ogni spazio esplorerà un mondo diverso all’interno della moltitudine di connessioni nella mente dell’intelligenza artificiale, che va oltre i limiti di qualsiasi nostra immaginazione collettiva” – Markos Kay.

I quattro spazi della mostra

Come dicevamo, la mostra si divide in quattro spazi. Essi sono:

  • Formation Space (Spazio di formazione). Questo spazio si spinge indietro fino all’inizio della vita, alla nascita delle molecole organiche, rivelando la complessità dell’evoluzione.
  • Complexity Space (Spazio della complessità). È proprio la complessità il tema del secondo spazio. Qui troveremo le immagini che descrivono la nascita della vita e degli ambienti, gli ecosistemi naturali prendono vita in un mondo all’apparenza lontano e alieno.
  • Agents Space (Spazio Agenti). L’intelligenza artificiale si intreccia con la curiosità umana, dando vita a una rappresentazione simbolica di esseri che sembrano umani ma non lo sono.
  • Breathing Space (Spazio per respirare). L’intelligenza artificiale diventa uno strumento d’espressione artistica. Le creazioni stesse respirano, offrendo un rifugio e un luogo sicuro agli spettatori. L’ultimo spazio è un’ambiente quasi meditativo.

Latent Spaces e Jesse Solomon Clark

La mostra è accompagnata lungo tutto il percorso da una colonna sonora realizzata appositamente per l’occasione da Jesse Solomon Clark.

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Latent Spaces

Jesse Solomon Clark è un compositore di designer e un designer musicale, che con i suoi suoni e le sue musiche crea una narrazione artistica.

Tra i suoi lavori ci sono documentari interattivi, installazioni generative, intelligenza artificiale. Ma vanta anche composizioni più tradizionali, come balletti, film, festival, musei, installazioni, pubblicità.

L’esplorazione coinvolgente accompagna il pubblico in un viaggio attraverso quattro spazi distinti e accattivanti all’interno di Illusionaries. Ciascuno esplora una narrazione diversa della relazione tra intelligenza artificiale e l’inconscio collettivo dell’umanità come parte di Latent Spaces, confondendo i confini tra realtà e simulazione.

Le immagini mozzafiato di Markos Kay sono un collage di opere d’arte raffinate progettate attraverso due decenni di sperimentazione con l’arte generativa, che saranno presentate al pubblico per la prima volta in un formato coinvolgente” – Illusionaries.


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