Il colore è un elemento molto utilizzato dai designer e dagli illustratori. Johannes Itten è un pittore che dedicò tutta la sua vita da artista allo studio dei colori, scrisse il libro L’arte del colore, pubblicato nel 1961. Questo parlava di come il colore fosse un elemento molto potente e di come in modo sottile trasmettesse sensazioni e informazioni. Ad oggi infatti si sceglie un colore invece di un altro proprio utilizzando la sua teoria dei colori.

La teoria dei colori

L’utilizzo dei colori non è una scienza esatta, infatti molte sensazioni e abitudini sull’uso del colore derivano anche dalla cultura di appartenenza in alcune popolazioni venivano usati per esempio per differenziare i diversi ceti sociali, per questo ancora oggi alcuni colori si usano in maniera diversa da paese a paese.

Il giallo per esempio in Cina era riservato all’imperatore perché figlio del cielo, mentre il bianco è tuttora riservato al lutto perché è un altro colore che ricorda il cielo e accompagna simbolicamente il defunto nel regno celeste. Nella cultura cattolica invece il discorso è inverso, si utilizza il nero come segno di sobrietà e il bianco viene affidato alle spose. Anche se impercettibilmente queste tradizioni ci influenzano nella scelta del colore tutti i giorni.

teoria dei colori
Il disco cromatico realizzato da Itten per la suddivisione dei colori

Per questo motivo quando si parla di armonia tra i colori bisogna passare dal piano emotivo (legato a tradizioni e nostre abitudini) a quello più oggettivo. Per Itten infatti armonia significa equilibrio, simmetria tra le forze. Ecco che nasce il disco cromatico diviso in dodici parti. Si parte dai tre colori primari: giallo, rosso, blu e si posizionano all’interno di un triangolo. Sopra ai lati del triangolo formeremo un esagono e negli spazi così creati andremo a posizionare i colori secondari. Intorno all’esagono invece creeremo una fascia circolare in cui inserire i colori terziari. In questo modo i dodici colori sono equidistanti tra loro ed è più facile sceglierli senza influenze esterne.

Le ulteriori suddivisioni dei colori

Partendo dal disco cromatico di Itten possiamo vedere facilmente quali sono i colori contrastanti. Si parte dalla base dei contrasti dei colori puri, ciò i tre primari. Poi si passa ai contrasti di temperatura: quindi una divisione in colori freddi e colori caldi, in cui avremo da una parte il verde e il blu e dall’altra il rosso e l’arancione.  Si passa poi ad un altro elemento importante che è l’intensità del colore. Quanto cioè è chiaro o scuro, per questa scala si utilizza invece la quantità di nero che è presente nel colore. Si parlerà quindi di colori chiari, scuri e puri cioè quelli nati dal semplice incrocio tra i colori primari.

Nella teoria dei colori ci sono anche i colori analoghi. Visualizzando la ruota dei colori è possibile individuare come analoghi quei colori che sono dallo stesso lato del cerchi, come le sfumature che vanno dal rosso al giallo passando per gli arancioni.

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La suddivisione dei colori in base alla quantità di bianco o nero presenti

I colori poi possono essere anche complementari ovvero opposti nella ruota e solitamente si utilizzano per creare abbinamenti di colore molto piacevoli all’occhio. Queste suddivisioni permettono di scegliere i colori senza commettere errori. Sarà così più facile decidere come realizzare l’interfaccia di un sito partendo magari dal colore base del logo dell’azienda. Si andrà poi a cercare dei colori analoghi o complementari secondo l’effetto che si vorrà realizzare, nella scelta è possibile utilizzare anche la teoria di Young e Helmholtz.