La grafica è ciò che combina tipografia, illustrazione e stampa per informare, persuadere o educare. Si differenzia dalle belle arti ufficialmente dal 1922, William Addison Dwiggins conia il termine graphic design proprio in tale anno. La storia della grafica per come la conosciamo oggi inizia dall’invenzione delle prime tipografie.

Storia della grafica: dove tutto ha inizio

Nell’ottocento la scienza e la tecnologia si sono evolute a tal punto da comportare sostanziali cambiamenti anche nella stampa. Ma anche la fabbricazione della carta e la creazioni dei caratteri hanno subito una forte impennata.

Questo fece sì che si sviluppò un’industria tutta nuova, fin’ora sconosciuta, ovvero quella della pubblicità. Da qui ci fu una richiesta più massiccia di novità. Venivano infatti commissionati nuovi caratteri, si sviluppò più ampiamente il concetto di design e anche i metodi di stampa furono sempre più veloci.

Nel 1798 nacque la prima macchina per fabbricare la carta. Fu progettata in Francia da Nicholas Louis Robert, poi sviluppata in maniera più efficace nel 1803 dall’ingegnere inglese Brian Donkin.  Arriviamo così all’invenzione della rotativa, nel 1810 sempre in Inghilterra. Già nel 1840 era possibile stampare 2400 copie di un giornale di 4 pagine in una sola ora.

storia della grafica
Un’operatrice alla Linotype

Contestualmente Friedrich König nel 1814 brevetta la prima macchina a stampa piano-cilindrica, mandando in pensione il torchio fin’ora utilizzato. In questo periodo nascono anche i primi caratteri che creano l’illusione ottica del 3D, si inizia a sperimentare l’uso di ombre e profondità e nel 1816 che nasce il carattere sans serif.

Ed è nel 1886 che Ottmar Mergenthaler inventa la Linotype, una macchina per la composizione meccanica monolineare del testo, mentre l’anno successivo Tolbert Lanston brevetta la Monotype, per la composizione meccanica a singoli caratteri mobili.

Anche la fotografia fa passi da gigante in questo periodo, si passa dalla litografia, utilizzata sopratutto per realizzare mappe, spartiti ed illustrazioni alla cromolitografia. Nel 1837 infatti Godefroy Engelmann brevetta un processo chiamato cromolitografia, una litografia a colori che permette di stampare i primi poster pubblicitari.

La stampa e la pubblicità

Ecco che a fine dell’ottocento, insieme alla crescita della produzione e del commercio, la stampa assume un ruolo dominante e le letture quindi diventano più variegate. Oltre al classico quotidiano, iniziano a fiorire riviste illustrate, romanzi economici, strisce a fumetti, ma anche cataloghi, volantini e materiali pubblicitari.

Un precursore della Bauhaus fu il Deutscher Werkbund, fondato nel 1907 da critici del design, architetti, e rappresentati dell’industria.  L’obiettivo era quello di avvicinare le arti, i mestieri e l’industria, in modo da realizzare prodotti disegnati meglio e più funzionali: ci avviciniamo all’idea di graphic design come la conosciamo oggi.

Nel 1919 arriviamo alla fondazione della Bauhaus e uno dei suoi fondatori, Peter Behrens, progetta anche lo stile Art Nouveau. Tra le menti di questo importante movimento intellettuale troviamo: Paul Klee, Wassily Kandinsky, Lionel Feininger, Johannes Itten, Oskar Schlemmer, Laszlo Moholy-Nagy, Josef Albers, Marcel Breuer, e Herbert Bayer. Questi crearono libri innovativi, poster, cataloghi, mostre e nuovi tipi di carattere.

In America si andava più cauti sopratutto a causa del clima post guerra, un movimento che di sicuro però lasciò il segno nella storia della grafica fu Art Decò.

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Il famoso manifesto è realizzato in cromolitografia.

Fu però negli anni del secondo dopo guerra che ci fu una vera e propria esplosione nelle arti grafiche americane, che si impose anche oltreoceano.  Questo periodo, fino a circa gli anni ottanta, fu caratterizzato dal boom economico e quindi le arti grafiche erano prettamente applicate a fini pubblicitari.

È alla fine del 1900 che, successivamente all’invenzione del computer, avviene una digitalizzazione della tipografia. Si passa quindi da un’attività fisica (dalla disposizione dei caratteri alla stampa vera e propria) ad una più virtuale sui computer: il processo creativo viene quindi completamente rivoluzionato.

La grafica diventa alla portata di tutti, entra nelle case e chiunque può realizzare, grazie anche a specifici programmi di grafica, prodotti da stampare come volantini, depliant e pubblicità.