Introdurre all’arte e al design è l’obiettivo che si pone Ini-Minimalism, un gioco di carte che è anche molto di più. I bambini ormai vengono avvicinati precocemente a qualsiasi tipo di attività, esistono corsi di musica per imparare il ritmo e giocare con i primi strumenti. Laboratori di lettura neonatale per piccoli lettori, e corsi di acquaticità per chi non ha ancora compiuto un anno.

Il mondo della cultura sta aprendo le porte ai giovanissimi, con mostre pensate anche per loro, e aree dedicate alla sperimentazione nei musei tradizionali. Come nel caso del Museo Egizio di Torino, dov’è possibile giocare con la sabbia simulando scavi archeologici.

Nascono così musei specifici per i bambini dov’è possibile esercitarsi a fare riprese televisive, o imparare a fare la raccolta differenziata. Mentre altri musei aiutano i più piccoli ad entrare in contatto con l’arte, facendoli giocare con materiali e colori come il Muba di Milano.

I bambini possono venire in contatto con l’arte fin da piccolissimi, con laboratori e aperture straordinarie tutte dedicate a loro. Questo avvicinamento precoce è possibile non solo con l’arte e la cultura, ma anche con teorie più complesse del design.

Ini-Minimalism

E’ più facile introdurre giocando i concetti come la geometria e l’uso e il significato del colore fino ad arrivare all’astrazione e al minimalismo. Con Ini-Minimalism: Minimal Art for Little People è ancora più semplice, perché non è solo un gioco di carte, è anche molto di più.

La scatola contiene nove carte colorate, spesse, fustellate con varie forme a sovrapposizione. Queste carte sagomate permettono di esplorare il mondo dell’arte, giocare con le forme, invitano l’esplorazione e la creazione.

Ma aiutano anche a imparare la contemplazione, perché è divertente creare, combinare gli elementi. Ma è anche molto importante imparare ad osservare quello che si ha davanti.

Ini-minimalism
Come si presenta il gioco Ini-Minimalism

Spesso la contemplazione viene sottovalutata, abituati a fruire i contenuti velocemente e in maniera distratta. Questo può essere un ottimo esercizio di osservazione e fantasia, per immaginare quanti più mondi possibili con solo pochi elementi a disposizione.

Potrete giocare con le carte in vari modi, alternando le sovrapposizioni, creandone di nuove utilizzando più carte alla volta. Seguendo lo stile dalle linee semplici è possibile anche creare cartoncini supplementari per poter inventare infinite combinazioni.

Un gioco anche per adulti

In verità l’attività, pensata per i piccolissimi, può essere un divertente esercizio per gli adulti che si vogliono avvicinare al mondo dell’arte e del design. Questi concetti possono risultare ostici anche per chi con l’arte ha un rapporto più consolidato.

La prima edizione di Ini-Minimalism risale al 2017, ma come concezione si presta a rimanere un ever-green. Grazie alla sua grafica essenziale che non segue le tendenze de momento.

Ini-Minimalism è pubblicato da Twodot Publishing ed è distribuito attualmente solo in Australia, ma è possibile comunque reperirlo online. E’ un ottima idea regalo per i più piccoli, o per le persone più curiose e aperte a nuove scoperte e nuove sensazioni.

Eva Dijkstra

Ideata dalla designer olandese Eva Dijkstra, Ini-Minimalism rappresenta appieno  come less i more. La frase coniata dall’architetto tedesco  Ludwig Mies van der Rohe che celebra appunto le potenzialità di un progetto essenziale. La designer abbraccia infatti questa filosofia in tutte le sue creazioni.

Poliedrica, Dijkstra è co-fondatrice, insieme a Michael Lugmayr, di uno studio di grafica chiamato Toko.  Nato nel 2001 proprio in Olanda, ma trasferito nel 2006 in Australia. La designer olandese non lavora solo a creazioni per bambini, ma si muove in aree che vanno dal design digitale fino a quello spaziale. Ha avuto modo di applicarsi anche al design applicato alla stampa.