I livelli di Photoshop sono uno strumento utile e versatile per gli artisti digitali. Senza i livelli, non esisterebbe neppure il digital coloring… o se non altro, sarebbe molto più complicato e meno intuitivo.

Questi strumenti sono una necessità anche nel Web Design e nella grafica. Al punto che ormai vengono adottati anche da altri software, compresi quelli per le animazioni.

Per capire l‘importanza dei livelli, immaginate di impiegare tempo e risorse per realizzare un biglietto da visita. A design ultimato, il cliente vi chiede di apportare delle modifiche al testo o di cambiare lo sfondo.

Senza i livelli, dovreste ricominciare il lavoro da capo, o cercare di scontornare gli elementi a mano. Impresa tanto più difficile se nell’immagine ci sono trasparenze, ombre o riflessi…

Per fortuna i livelli di Photoshop semplificano enormemente la vita del designer. E non solo. Come vedremo, i livelli offrono molte funzionalità per personalizzare le immagini.

Come funzionano i livelli di Photoshop?

I livelli si ispirano alle tecniche di animazione e, soprattutto, all’utilizzo dei fogli di acetato.

Tradizionalmente, su questi fogli trasparenti si disegnavano i personaggi o, comunque, tutti gli elementi animati di un film o di un cortometraggio. Lo sfondo invece era statico, dipinto su un fondale.

Dal momento che i fogli di acetato erano trasparenti, si poteva così colorare e animare solamente il personaggio. Sovrapponendolo, solo in un secondo tempo, allo sfondo finito.

Alla scoperta dei livelli
Come funzionano i livelli?

I livelli di Photoshop applicano la stessa teoria alle immagini statiche.

Su ogni livello, il grafico salva una diversa porzione dell’immagine. Il livello più alto è solitamente quello dell’inchiostrazione, oppure del testo. In altre parole, i contorni che stanno al di sopra degli altri elementi dell’immagine.

Subito sotto vengono posizionate le aree opache e colorate. Ad esempio, su un livello ci saranno i colori pieni, su un altro le sfumature e così via. Per ultimo, in prospettiva, viene lo sfondo.

Trasparenze e ombreggiature con i livelli

I livelli di Photoshop sono utili anche per gestire le trasparenze, totali o parziali, di alcune parti dell’immagine.

Ad esempio per le sfumature di colore si tende a sovrapporre un livello completamente trasparente a quello dei colori pieni. Sul livello vuoto si coloreranno solo le aree più chiare o più scure.

In un secondo tempo, il grafico o colorista aumenta (o diminuisce) la trasparenza del livello, per ottenere effetti di luce e ombreggiature particolari.

I livelli di Photoshop e le maschere
Con le maschere e i livelli di Photoshop la grafica prende il volo

Grazie ai livelli è possibile anche riprodurre gli effetti cromatici che si ottengono combinando diversi colori.

Ad esempio, se posizioniamo un livello blu sopra uno giallo e aumentiamo o diminuiamo la trasparenza, avremo un colore intermedio. Che non è il verde, come ci hanno abituato a pensare i colori “fisici” come acrilici, tempere e acquerelli.

La sfumatura che otterremo sarà invece un giallo più sporco, gradualmente più tenue tanto maggiore sarà la trasparenza del livello.

Moltiplica, Filtra e altre modalità

Ma la potenza dei livelli di Photoshop, la loro magia, sta nei diversi metodi di fusione che possiamo attribuire a ognuno di essi. I metodi non sono altro che particolari modalità che influiscono sull’aspetto finale che avrà il livello.

Ad esempio, una fra le più usate nel digital coloring è la modalità Moltiplica. Il livello in questo caso è traslucido, quindi se disegniamo una sagoma rossa questa apparirà più scura e sarà visibile il contenuto del livello immediatamente sottostante. 

La modalità Moltiplica
Con lo stile di fusione Moltiplica possiamo scurire aree dell’immagine

Ma non solo. La modalità Moltiplica è usata anche per gestire le ombreggiature. In questo caso potremo ricorrere o a varianti sempre più scure dello stesso colore oppure, per ottenere risultati meno saturi, al grigio.

L’equivalente per quanto riguarda la luminosità è invece la funzione Filtra. Anche in questo caso il concetto è molto simile. Qualunque colore utilizziamo apparirà subito molto più chiaro e luminoso, oltre che trasparente.

Questo metodo di fusione viene utilizzato soprattutto per le luci dirette, quelle che in gergo si chiamano highlights. Con la fusione Filtra, però, non dovremo utilizzare il grigio ma varianti sempre più chiare del colore di base. Fino ad arrivare al bianco.

Esistono numerosi stili di fusione diversi; per gli effetti di illuminazione e ombreggiatura, per ottenere effetti cromatici diversi e  particolari soluzioni visive… Insomma i loro usi e le loro potenzialità sono immensi. Con l’ausilio di questi strumenti e di una palette di pennelli personalizzati, il mondo della grafica è nelle vostre mani.