Quest’anno il concorso di Posterheroes ha un non so che di diverso. Il titolo del concorso era Humans At Work, ma in questi mesi ciò vuol dire smartworking, videoconferenze, lavoro freelance. E anche senza Covid 19 il mondo di lavoro oggi è molto cambiato rispetto al passato.

L’edizione di quest’anno si è appena conclusa e Posterheroes mostra i vincitori. Sono 40 i poster selezionati dalla giuria, i quali saranno oggetto di mostre, eventi e produzioni editoriali. Ecco quale era il tema del concorso e i vincitori selezionati.

Humans at Work – nona edizione

Posterheroes arriva alla nona edizione e il tema di quest’anno, del concorso denominato Humans at Work è smart working e futuro del lavoro. Una riflessione, quella chiesta agli artisti interessanti, su come vivranno gli esseri umani il mondo del lavoro futuro. Lo smart working e il lavoro freelancer saranno capisaldi del futuro lavorativo dell’umanità. Ma la riflessione non si ferma qui, gli artisti hanno trattati altri temi come la discriminazione sull’ambiente lavorativo.

Humans at Work
Humans at Work – il concorso di Posterheroes

In futuro gli esseri umani avranno ancora la possibilità di entrare nel mondo del lavoro ed avere così una vita dignitosa, favorendo lo sviluppo della società.

La nona edizione del concorso di Posterheroes ha battuto tutti i record di assensi, seguendo il trend di crescita dal 2010, anno di inizio del concorso, ad adesso. Quest’anno a partecipare sono stati gli artisti provenienti da 117 diversi paesi nel mondo, per un totale di 3500 poster.

Il concorso Humans At Work ai tempi del Coronavirus

Il concorso di quest’anno è stato esteso alla fine del lockdown dovuto all’emergenza Coronavirus. Il tema del concorso era stato deciso mesi prima, ma in questo periodo di crisi sanitaria globale ha preso un’accezione diversa.

Dato che gli organizzatori hanno deciso di estendere la durata del concorso i partecipanti hanno avuto modo di ripensare alle proprie idee e, in alcuni casi, presentare nuovi poster. Humans At Work è mutato nel tempo ed ora la domanda che i partecipanti al concorso si pongono è: quali ripercussioni ha avuto il Coronavirus e il conseguente lockdown sul mondo del lavoro? E quali altri grandi cambiamenti lo interesseranno nel prossimo futuro?

I vincitori del concorso

Per il concorso Humans At Work di quest’anno troviamo al primo posto Davide Falzone, con il suo poster intitolato “Does this sill work?”. Al primo posto va il premio in denaro di 2.500 euro oltre, ovviamente, alla visibilità.

Davide Falzone
Does This Still Work – Davide Falzone

Ci sono, poi, come dicevamo altri 39 poster selezionati, per un totale di 40 vincitori. Sono dall’Italia: Nadia Groff, Gianluca Patti e Bianca Sangalli Moretti, Maurizio di Curzio, Giulia Serafin, Riccardo Gola, Marta Facheris, Laura Zanella, Tomaso Marcolla, Daniele Spini, Marco Cirulli, Maria Giovanna Mura e Raffaella Pudda, Studio Fornelli, Jacopo Cohen, Daniele Morganti, Boutique Creativa, MOST, Marta Marotta, Tommaso Boccheni, Lorenzo Mercanti, Erica David. E molti altri artisti provenienti da ogni parte del mondo.

Fuori concorso

Vista la particolare situazione sanitaria globale gli organizzatori hanno organizzato dei fuori concorso. Sul profilo Instagram di Posterheroes è stata, infatti, lanciata la campagna #heroesfromthecouch (eroi dal divano). La campagna è volta a promuovere e lanciare il messaggio “stai a casa, stai al sicuro, mantieni le distanze sociali”.

Gli stessi partecipanti al concorso hanno contribuito anche alla realizzazione della campagna, realizzando poster ad hoc. Ma oltre ad essi sono stati nominati anche alcuni ambassador, artisti professionisti che hanno voluto far sapere alla gente quanto importa sia il ruolo sociale del graphic designer in questo specifico contesto. Indispensabile per lanciare messaggi chiari ed efficaci, volti a far rispettare le regole imposte per tutelare la salute di tutti noi.