Se pensate ai colori li associate necessariamente a qualcosa di estetico, che riguarda guardaroba e Interior design. In realtà dietro ogni tonalità si nasconde un linguaggio invisibile, ma il tempo stesso potentissimo, quello dei colori psicologici. Non è una categoria di colore ma piuttosto una dicitura che ci aiuta a capire come le sfumature cromatiche vadano ad influenzare il nostro stato animo, il nostro comportamento e persino le decisioni che prendiamo ogni giorno. I colori hanno un potere psicologico che va oltre l’elemento decorativo, entrano quindi a pieno titolo nel campo della comunicazione visiva, del marketing e del design d’interni, lavorando anche sulla salute mentale. Oggi vediamo come agiscono sulla nostra mente e come imparare ad usarli in maniera consapevole per migliorare il benessere, l’attenzione e le relazioni con gli altri.

Il linguaggio invisibile dei colori

I colori psicologici nascono come diversi sono alita che stimolano aree specifiche del cervello ed influenza di emozioni e percezioni all’interno di quella che viene definita psicologia del colore. Una branca della psicologia che studia come il colore evoca le diverse sensazioni. Ad esempio il blu rilassa e comunica fiducia, il rosso stimola energia e azione, mentre il verde trasmette equilibrio ed armonia.

Non si tratta soltanto di suggestioni, ma di vere e proprie teorie neuro scientifiche comprovate, dove numerosi studi hanno dimostrato che i colori possono modificare la frequenza cardiaca, la pressione sanguigna e persino il livello di attenzione. Un esempio concreto sono gli spazi troppo rossi che possono aumentare l’attenzione di chi li vive, mentre quelli blu ne favoriscono la concentrazione.

colori psicologici
Il colore è importante non soltanto esteticamente. Scopri come.

I colori psicologici quindi non agiscono in maniera casuale ma vanno a comunicare orientando ed influenzando in modo sottile ma costante la percezione dell’essere umano. Ogni sfumatura diventa un messaggio non verbale che parla direttamente al nostro inconscio e ora vedremo come.

Dalla mente al design con i colori psicologici

Vediamo ora come colori psicologici possono essere utili e funzionali nel mondo del design e dell’architettura d’interni. Le tonalità scelte per un ambiente ne definiscono lo stile ma vanno ad incidere anche sul modo in cui ci sentiamo al suo interno.

Nelle abitazioni adesso il trend è quello di utilizzare toni neutri e naturali come beige, verde salvia azzurro chiaro per creare una sensazione di calma e accoglienza. Negli uffici invece predominano il blu e il verde che migliorano la produttività e riducono lo stress. Spazi in cui vengono inseriti accenti di arancione o giallo sono dediti a stimolare la creatività e la collaborazione.

Ci sono poi tutti quei luoghi dediti a salute e Terapia. Ospedali e cliniche adottano infatti sempre più spesso delle palette colore che sono pensate per ridurre l’ansia dei pazienti, come ad esempio il verde chiaro e l’azzurro che vengono scelti per la loro capacità di trasmettere serenità e fiducia.

Ma il colore non è soltanto questo. Il colore come vedremo tra poco è anche uno strumento di comunicazione ed identità ed è proprio il fattore psicologico legato ad ogni colore che ci aiuta a creare strategie che posizionano meglio di altre un brand sul mercato.

Colore: strumento di identità e…

In virtù di tutto quello che abbiamo detto sinora, va da sé che i colori psicologici sono fondamentali anche nel marketing nel branding. Ogni marchio andrà a scegliere le proprie tonalità con attenzione affinché il colore come prima cosa spinga la percezione del brand verso una determinata direzione.

Il cervello infatti in una media di meno di 90 secondi tramite il colore può ben capire che cosa gli sta proponendo quel marchio. Quali sensazioni gli ricorda il brand. Ad esempio Coca-Cola ha da sempre come macro colore il rosso che richiama energia e vitalità, le stesse caratteristiche della famosa bevanda. Facebook e LinkedIn invece cercano di creare un effetto di affidabilità grazie all’utilizzo del blu, mentre Spotify evoca freschezza e libertà grazie al verde.

colori psicologici
Colori, palette e simboli

Le scelte cromatiche non sono mai casuali. Si basano su ricerche di percezione e risposta emotiva, utili anche nella comunicazione digitale per guidare l’attenzione dell’utente. Sui siti web i pulsanti ad esempio sono quasi sempre arancioni o rossi perché attraggono l’occhio, mentre i fondi sono blu o grigi per creare fiducia e senso di stabilità.

I colori psicologici e la consapevolezza quotidiana

I colori psicologici però non sono soltanto parte integrante della comunicazione di un brand o utili per ridipingere una stanza. I colori psicologici ci possono aiutare ad acquisire consapevolezza nella vita quotidiana, sfruttandoli ad esempio nei nostri outfit.

Ogni tonalità può diventare un alleato del benessere mentale. I colori ci insegnano che la percezione visiva è anche un’esperienza emotiva e che, dietro una semplice sfumatura, può nascondersi un mondo di significati capace di influenzare profondamente la mente e le emozioni.


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