Grandi novità in casa Adobe, visibili tutte all’evento di Los Angeles: Adobe Max 2019. Sono stati presentati infatti tutti i nuovi prodotti di nati per la Creative Cloud.

Questa è l’età dell’oro per la creatività e con l’aiuto e i feedback dei nostri utenti, possiamo cambiare il mondo

Queste sono le parole di Shantanu Narayen, Ceo di Adobe, che ha aperto l’evento. Sempre Narayen ha ribadito più volte di come la forza di Adobe siano i suoi consumatori, sia gli utilizzatori casalinghi, sia i veri e propri professionisti nel campo del design, della fotografia o del montaggio video.

Durante l’evento è stata presentata la versione di Adobe Photoshop per iPad, e l’atteso Adobe Illustrator sempre per iPad. Ma anche la novità di poter utilizzare Adobe Fresco su Microsoft Surface, è stato presentato anche l’altro programma molto atteso Photoshop Camera. Ma si è potuto sperimentare sopratutto un programma molto particolare come il nuovo Adobe Aero per iPhone e iPad, un app dedicata specificamente alla realtà aumentata.

Adobe Max
Un esempio di cosa si può fare con la realtà aumentata

Che l’obiettivo di Adobe sia quello di introdurre la realtà aumentata nella vita di tutti i giorni si era potuto capire subito. Grazie anche ad un video proiettato all’evento che mostrava l’utilizzo dell’AR nelle azioni quotidiane. Secondo Adobe infatti non bisognerà aspettare ancora molto affinché questa entri nelle nostre vite.

Elizabeth Barelli, di 3D&AR di Adobe, sostiene che questo potrebbe aver luogo entro i prossimi 5 anni, per lei il mercato è pronto, molto dipende dalle aziende produttrici e a come si muoveranno. Infatti negli USA già il 20% degli utenti utilizza, sul proprio smartphone, le applicazioni con la realtà aumentata.

Come per esempio quelle applicazioni che permettono di visualizzare informazioni aggiuntive inquadrando lo spazio circostante. Con Adobe Areo però è previsto molto di più. Gli utenti potranno raccontare la loro storia creando un’esperienza immersiva, un’esperienza anche emozionale, tutti potranno trarne vantaggio.

I progetti più interessanti all’Adobe Max 2019

Aero era uno dei progetti più attesi. Adobe l’aveva già iniziato a scoprire durante l’evento Max dell’anno scorso, quest’anno è pronto per il grande pubblico, o perlomeno il pubblico che possiede un dispositivo iOS. L’applicazione punta a permeare l’utenza più vasta possibile, infatti il suo utilizzo non richiede conoscenze specifiche di linguaggi di programmazione per usarlo al meglio. I risultati con Adobe Aero sono sempre ottimi, l’app risulta semplice da usare grazie ad un’interfaccia utente intuitiva. Ma non è tutto: Adobe ha studiato un tutorial apposito per guidare l’utente passo passo durante la creazione di una prima figura in realtà aumentata.

Il video su youtube dell’artista di graffiti Allison Torneros (alias Hueman), mostra quanto il programma sia semplice da utilizzare, poi spiega come sia cambiato il suo modo di lavorare. Sfruttando lo schermo touch con pochi semplici tocchi è possibile integrare negli ambienti scritte, immagini e animazioni. Chiunque ora potrà aggiungere oggetti in tre dimensioni scegliendo quali e quanti movimenti dovranno fare, impostando anche i trigger con le interazioni.

Adobe Max
L’opera di Gabe Barcia, intitolata Descent

Stefano Corazza, fondatore del Festival of the Impossibile, spiega come la realtà aumentata possa essere un ponte tra l’arte che vive nel mondo fisico e le esperienze vissute nel mondo virtuale. Durante l’evento erano presenti molti stand dedicati al 3D e l’AR. Tra questi l’opera creativa di Gabe Barcia, nominata Descent, che vedeva 6 differenti avatar rappresentati nei loro letti mentre sognano, pensano, vivono. Gli avatar tra l’altro sono realizzati a partire da persone reali. O ancora l’opera Into the Neural Forest da la possibilità di provare un’esperienza sensoriale, durante la visione di un balletto, e accedere direttamente al processo creativo nella mente del coreografo Jodi Lomask.