Se state cercando una guida completa su come diventare grafico pubblicitario, questo articolo fa al caso vostro. In questo articolo ti spiegheremo tutto quello che ti serve sapere su come diventare un progettista grafico. Da dove partire, cosa studiare, dove studiare, e quali possibili strade intraprendere.

Grafico pubblicitario: le basi

Molto spesso si crede che il grafico pubblicitario sia una professione quasi “nuova”, in realtà possiamo dirvi che si tratta di un mestiere piuttosto antico, perché è da almeno 140 anni che si parla di graphic design.

Nell’ottocento infatti inizia ad evolversi il mondo della stampa, della tipografia, dell’editoria, della fotografia e dell’arte. E’ da li che nascono i primi mestieri dedicati alla grafica pubblicitaria per la promozione di prodotti e servizi.

Cosa fa un grafico pubblicitario? Usa colori, lettere ed immagini per aiutare le persone a capire meglio le cose. In sostanza, la grafica non è arte, non è disegno, non è editoria, non è fotografia, ma l’insieme e l’evoluzione di tutte queste cose.

Come si diventa Grafico pubblicitario?

Prima di tutto approfondendo le proprie conoscenze su colori, lettere ed immagini con l’obiettivo di andare a risolvere un determinato problema comunicativo.

Mi spiego meglio con un esempio: quando dico che dovete approfondire il vostro sapere in ambito di lettere, intendo che dovrete studiare i font, la tipografia e le sue regole, imparare a sceglierli ed abbinarli in base alle esigenze dei vostri clienti.

Chiunque può imparare e diventare un grafico pubblicitario. Non ci sono limitazioni d’iscrizione ad un albo o la necessità di studiare in determinate scuole specialistiche (anche se sicuramente aiuta). L’importante in questo lavoro è essere creativi e avere capacità di problem solving.

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La parola d’ordine è problem solving e innovazione

Si può scegliere la strada universitaria, che nell’80/90 % dei casi aiuta a trovare un impiego in questo settore, oppure studiare da autodidatti. Come? studiando in autonomia prendendo i materiali on-line: ci sono moltissimi siti in cui vengono pubblicate risorse, molto spesso gratuite, realizzate da esperti del settore che insegnano come approfondire le conoscenze di base del graphic design per poi tentare la strada del grafico pubblicitario per agenzie e brand.

Studia, impegnati, sii curioso

Puoi frequentare tutti i corsi che vuoi, ma se non approfondisci da solo studiando ed impegnandoti magari cimentandoti in qualche primo lavoro per fare esperienza rimarrai sempre fermo.

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Per diventare grafico pubblicitario servono impegno, esperienza e curiosità

Se vuoi diventare un buon grafico pubblicitario devi accrescere continuamente le tue competenze, perché se è vero che non è un mestiere nuovo, è anche vero che si tratta di un mestiere in continuo mutamento e la curiosità è una caratteristica che deve accompagnare il tuo percorso sempre.

La creatività è come un muscolo da allenare e la curiosità è la motivazione che spinge ad allenarla. Perciò, molto spesso, quando si sente di essere ad un punto fermo, la cosa fondamentale da fare è muoversi, vedere cosa fanno gli altri ed imparare a farlo rendendo il proprio lavoro diverso e accattivante.

Personal branding e dettagli

Ma quindi, cosa studiare nel dettaglio per diventare grafico pubblicitario? Disegno, composizione grafica e tipografia. Queste sono le discipline alla base del graphic design, ma questo non vuol dire che bisogna essere Van Gogh o un mago del computer. Molti grafici pubblicitari infatti, puntano molto sulla loro anima comunicativa e fanno tanto personal branding per proporre il loro lavoro.

L’importante è mettersi in gioco e non tralasciare i dettagli. Parlare con il cliente, capirne i bisogni, ma soprattutto riportarli in un’ottica che sia quanto più possibile vicina a quella di chi guarda il vostro lavoro.

Come software, principalmente un grafico pubblicitario usa Illustrator (un po’ come un fotografo di base utilizza Photoshop). Ad ogni modo anche qui c’è l’imbarazzo della scelta. La cosa fondamentale è scegliere il programma che fa per voi ed imparare ad usarlo in maniera pratica e veloce.

Chi non fa non falla

Arriviamo al punto finale della nostra guida. Fai esperienza sul campo! Come ogni lavoro, anche nel campo del graphic design è importante fare esperienza, sbagliare e seguire professionisti che svolgono il lavoro da molto più tempo di te.

 “Fare” è la parola chiave. Una volta che avrai svolto le tue prime esperienze e conosciuto i professionisti del settore, dovrai continuare a proporti ad aziende e brand con un tuo portfolio personale, che ti contraddistingua rispetto agli altri professionisti del settore.

Un’altra cosa che puoi fare per “entrare nel giro” è svolgere stage e tirocini, magari in agenzie specializzate del settore pubblicitario. Insomma, la parola d’ordine è “farsi il mazzo”, ma soprattutto non mollare, sono la passione e la creatività che fanno la differenza se vuoi diventare un grafico pubblicitario.