Il keyword stuffing è un eccessivo utilizzo della parola chiave. È un rischio per i siti web ed è una pratica scorretta e mal vista dai motori di ricerca. Scopriamo insieme cos’è e come possiamo fare per evitarlo.

Cos’è il Keyword Stuffing

La parola inglese stuffing indica letteralmente un’imbottitura, solitamente utilizzata in ambito culinario per indicare una farcitura. Tuttavia, lo stesso termine può essere utilizzato in diversi contesti, tra cui anche la SEO e i siti web.

Keyword stuffing
Keyword stuffing

Con il termine Keyword Stuffing indichiamo, letteralmente, la riempitura di un sito web con la parola chiave.

Si potrebbe pensare che sia una pratica vantaggiosa: più parole chiave riusciamo a inserire migliore sarà il posizionamento della nostra pagina web. In realtà non è così. Il keyword stuffing è una pratica da evitare, illecita e per nulla apprezzata da Google e dagli altri motori di ricerca.

Perché questa pratica è un rischio per il sito web

Utilizzare eccessivamente una parola chiave non migliora il nostro posizionamento nella SERP di Google, al contrario ci penalizza.

L’algoritmo di Google, infatti, è stato notevolmente migliorato nel corso degli anni e oggi un articolo dove la parola chiave viene ripetuta eccessivamente viene considerato di scarsa qualità.

È chiaro, infatti, che un articolo di questo tipo non è stato scritto con l’idea di creare un contenuto di qualità, ma il suo unico scopo è quello di rendersi appetibile per l’algoritmo.

L’utente che legge, d’altro canto, potrebbe accorgersi di questa pratica e trovare sconveniente l’utilizzo eccessivo delle parole chiave. Se l’utente si accorge che l’articolo è di scarsa qualità abbandonerà subito la lettura e la pratica risulterà senza dubbio controproducente.

Keyword Stuffing e spam

Proprio per il fatto che il contenuto è di scarsa qualità ed è pensato solamente per l’algoritmo e non per l’utente, Google potrebbe considerarlo una creazione robotica o spam.

Ciò succede se la parola chiave appare troppe volte nel testo o appare in modo ossessivo in una breve porzione di esso.

Altre pratiche considerate spam dal motore di ricerca sono gli elenchi di numero di telefono senza valore aggiuntivo e gli elenchi di città e di stati che vogliono essere “posizionati”.

Ottimizzazione e sovra ottimizzazione

Un utilizzo moderato, considerato e ponderato della parola chiave porta all’ottimizzazione del testo e del contenuto. Questo va benissimo e porta innumerevoli vantaggi dal punto di vista del posizionamento nella SERP di Google.

Keyword stuffing
Keyword stuffing

C’è, ovviamente, un limite da non superare, oltre il quale l’ottimizzazione della pagina web diventa sovra ottimizzazione. In questo caso è opportuno ricontrollare il testo eliminando alcune parole chiave utilizzate per riportare la keyword density sotto i limiti.

La keyword density ci indica proprio la frequenza con la quale la parola chiave compare nel testo.

Keyword stuffing e black hat SEO

Questa pratica, essendo finalizzata solamente al posizionamento e non alla creazione di un contenuto di qualità, rientra in quelle azioni definite black hat SEO.

Le black hat SEO sono delle tecniche utilizzate con lo scopo preciso di violare le linee guida e le policy dei motori di ricerca.

Usare al meglio la parola chiave

Utilizzare al meglio la parola chiave è possibile e non è complicato. Gli strumenti SEO ci indicano in automatico il livello della nostra keyword density e come possiamo fare per migliorarla.

La cosa migliore da fare è quella di utilizzare la parola chiave nei posti giusti, ovvero nel titolo, in alcuni dei sottotitoli, nella descrizione meta, nel primo paragrafo, in alcuni alt tag delle immagini.

Come evitare il keyword stuffing

Se non riusciamo a fare a meno di utilizzare la parola chiave in alcune parti del testo e rischiamo di cadere nella keyword stuffing possiamo utilizzare alcune strategie per correre ai ripari.

Evitarlo è molto semplice. Possiamo utilizzare dei sinonimi, termini correlati e long tail keywords. Gli algoritmi sono oggi in grado di riconoscere i sinonimi e i termini correlati. L’utilizzo di parole correlate, per l’algoritmo, è un indice che il contenuto in questione è di alta qualità.