Già lo scorso anno si era parlato del cosiddetto “Effetto Ferragni”, dopo che la nota influencer di moda aveva visitato gli Uffizi di Firenze. Vediamo perché ovunque vada Chiara si registrano boom di presenze e d’incassi – soprattutto al museo.

Ferragni che influenza… Bene!

Finalmente l’influencer influenza bene e porta le persone – soprattutto i giovanissimi – al museo. Nel specifico parliamo del cosiddetto “Effetto Ferragni”, ovvero quell’effetto che ha permesso alla Galleria degli Uffizi di Firenze di registrare presenze record al di là del Covid.

Lo scorso Luglio 2020 Chiara Ferragni visita Firenze e si fa aprire gli Uffizi solo per lei. Subito dopo si registrano in automatico un boom di prenotazioni e vendite dei biglietti d’ingresso a giovani nella fascia d’età tra i 19 e i 25 anni.

La cosa che ha dell’incredibile è che proprio questa fascia d’età era da anni ferma nel settore museale e questo incremento fa ben sperare per il futuro dell’arte tra i giovani.

Il direttore ringrazia

Eike Schmidt, direttore della Galleria degli Uffizi c’ha visto lungo ed ha subito approfittato della presenza della Ferragni per andare ad incentivare le visite. Una delle manovre di marketing più gettonata è stata quella di dare la possibilità ai visitatori di potersi fare una foto con lo sfondo della Venere del Botticelli (foto che la Ferragni ha fatto girare sui suoi profili social ed è stata boom di like e condivisioni).

ferragni al museo venere botticelli
La celebre foto di Chiara Ferragni di fronte alle Venere del Botticelli

Il museo diventa un luogo instagrammabile ed ecco che da un anno a questa parte la Ferragni non è l’unica influencer ad aver fatto una capatina al museo spingendo i suoi followers a fare altrettanto.

Un’altra starlette dei social che ha visitato gli Uffizi ed ha creato un bel ritorno alla Galleria è stata la tiktoker Martina Socrate, che ha visitato il museo lo scorso 12 giugno 2021 ed ha rilanciato la gita al museo con un mini video dedicato.

Le polemiche sui social

Non è tutto oro quello che luccica. Di questa visita della Ferragni al museo non tutti sono rimasti contenti. Alcuni sul web si sono lamentati: aprire il museo solo per lei non è piaciuto molto ai più che hanno considerato la cosa una mancanza di rispetto nei confronti dell’utente medio.

Non solo. Anche il fatto che per la prima volta dopo tantissimo tempo l’influencer sia stata la prima a potersi scattare una foto in prossimità di un grande capolavoro come la Venere del Botticelli ha destato non poco scompiglio.

Insomma, non sono tutti fan della Ferragni, ma soprattutto non tutti vedono di buon occhio l’unione influencer-social e museo-arte. In molti sono convinti che l’arte abbia poco a che fare con i social network e che quindi le due cose dovrebbero rimanere separate.

Una cosa però è certa: in un’epoca in cui è difficile frequentare anche cinema e bar, vedere le persone, soprattutto i più giovani che ne erano sempre rimasti lontani, frequentare i grandi musei è una bella cosa.

I social risvegliano l’arte

In sostanza, grazie ai social l’arte sta subendo un risveglio. Non è più solo una cosa barbosa e priva di senso: l’arte ritrova un posto importante nella società, posto che , neanche a dirlo, aveva perso con l’avvento di internet. Curioso che proprio uno strumento del web gli ridia una possibilità di rivalsa.

ferragni uffizi
La Ferragni agli Uffizi ha risvegliato la voglia d’arte nei giovani

Anche l’aspetto della condivisione delle opere tramite i profili degli utenti sta cambiando. Se fino ad ora era considerato un tabù in virtù del fatto che per vedere un’opera d’arte devi pagare e quindi deve restare esclusiva, ecco che finalmente se ne capisce il vero potenziale: più foto di un’opera vengono condivise, più gli altri utenti vogliono vederla dal vivo.

Ferragni, Uffizi e Vogue

Tornando all’Effetto Ferragni, altra cosa che ha aiutato la promozione dell’ente museale tramite i social dell’influencer più famosa del mondo è stato dare la possibilità a Chiara di scattare un servizio per Vogue Hong Kong all’interno della Galleria.

Dopo che Vogue ha pubblicato le foto, anche coloro che non vedevano molto di buon occhio la visita dell’influencer agli Uffizi si sono ricreduti.

La Ferragni con le sue visite a musei e piccoli borghi sta dando una seconda chance al turismo artistico e al turismo nel nostro paese in generale.