In Italia non abbiamo molto la cultura della carta da parati, tutt’altro ci sembra una cosa “vecchia” da casa della nonna. Eppure è proprio quell’atmosfera un po’ vintage, ma allo stesso tempo moderna a fare la differenza. Inoltre, le trame e i motivi sono davvero infiniti e possono accontentare tutti i gusti. Possiamo considerare alcuni rivestimenti murari delle vere e proprie opere d’arte. La carta da parati non è da casa della nonna ma è di design!

La carta da parati

Il rivestimento murario è lo sfondo della nostra vita quotidiana. Davanti ad esso scorrono le nostre vite, si discute, si parla, si cresce, ci si innamora, si condividono gli spazi, si sviluppano le famiglie.

Carta da parati
Carta da parati -Pierre Frey

Essa è decorativa, ma influenza il nostro umore. Può essere personalizzata, su misura, paesaggistica, con motivi geometrici, elementi naturali. Ipnotica, consente accostamenti vari e audaci. Può avere tonalità pastello o colori accesi.

Un insieme di pattern, disegni, materiali. Dietro di esse si nascondono designer e creativi che le hanno create coniugando tradizione e innovazione, tecniche artigianali e tecnologie moderne.

La nascita

Gli esseri umani hanno da sempre sentito questo bisogno di decorare le pareti delle proprie case, sin dai tempi più remoti. Si pensi, infatti, ai graffiti all’interno delle caverne delle opere preistoriche.

Carta da parati
Carta da parati

Anche in tempi meno ancestrali, gli uomini hanno dipinto le proprie pareti. I nobili chiamavano dei veri e propri artisti e pittori a dipingerle. Ma quand’è che si è passati dalla pittura su parate alla carta da parati?

In realtà non bisogna andare troppo indietro nel tempo, la sua origine è, infatti, abbastanza recente.

Nel ‘700 furono tre stati europei a iniziare a utilizzare la carta da parati: Francia, Inghilterra e Italia.

Nel 1748 l’ambasciatore britannico portò con sé un rotolo di carta blu con la quale tappezzò le pareti della sua casa parigina. I nobili parigini la amarono e la vollero anche loro per le proprie abitazioni.

Il successo fu molto veloce, tanto che ben presto si ebbe la necessità di brevettare la carta da parati. Era il 1799 quando Louis Nicolas Robert brevettò la prima macchina da stampa per la carta da parati.

Carta da parati: dal lusso al design

Per più di un secolo la carta da parati veniva utilizzata solamente nelle case dei nobili ed era considerata un vero e proprio lusso. Solamente nella metà del ‘900 questa trovò davvero ampio utilizzo, non solo tra i nobili, ma tra tutti.

I prezzi si abbassarono e la produzione aumentò a dismisura. Negli anni ’70 la produzione esplose letteralmente e vide il suo periodo d’oro. Case e appartamenti di tutt’Europa vennero rivestiti con essa e molte pareti sono rimaste ancora oggi nelle vecchie case.

Tuttavia, il periodo d’oro durò poco e subito dopo iniziò il declino. Oggi sta tornando in auge, ma non è più un lusso o un vezzo, ma un vero e proprio oggetto di design.

Alcuni rotoli di design

Come dicevamo oggi la carta da parati è un oggetto di design e alcuni rotoli sono davvero incredibili e firmati da designer famosi.

Carta da parati
Carta da parati – Pierre Frey

Tra questi ci sono diversi pattern paesaggistici, come la collezione Flora Ready Roll, firmata da Jannelli & Volpi. Nella collezione troviamo i colori pastello della natura, le mille sfumature di verde e marrone, come un manto verde pastello ricoperto da fiorellini di campo. Troviamo moltissimi animali, come puledri che scalpitano, gli animali della fattoria, le oche, i pavoni.

La collezione di Gabriella Fusillo, AfroXentric, invece, è un omaggio al continente africano, con pattern geometrici, i colori della terra e le sfumature del cielo.

La maison Pierre Frey, infine, lancia la collezione Djo-Bourgeois, in onore all’omonimo duo modernista.