“Gli artisti di tutto il mondo si uniscono al grido Pray For Amazzonia, con la loro creatività per salvare la foresta pluviale dai roghi”.
L’appello viene lanciato sui social, con l’hashtag #PrayForAmazzonia, per salvare il polmone verde del mondo dagli incendi che lo stanno devastando da mesi. Non è un problema che non ci riguarda, è una calamità lontana che segnerà il futuro di tutto il mondo. È la nostra maggiore fonte di ossigeno, è ciò che farà la differenza in futuro, non possiamo attendere, dobbiamo intervenire ora.
Non è un problema solo del Brasile
È da quasi due mesi che i dati sugli incendi in Amazzonia fanno venire la pelle d’oca a tutto il mondo. Rimaniamo con il fiato sospeso nella speranza di tirare al più presto un respiro di sollievo, se i nostri polmoni non saranno completamente bruciati.
E come sempre, nell’era digitale, tutto naviga veloce attraverso i social. E se il presidente brasiliano cerca invano di rassicurarci, affermando che il problema non è così grave, il resto del mondo risponde a colpi di twitt, perché l’incendio in Amazzonia non è un problema solamente del Brasile!
Emmanuel Macron, attraverso uno dei social network più famosi, propone al mondo di portare il problema al prossimo G7, ma al convegno il Brasile non è nemmeno invitato. Così facendo lancia il suo personale hashtag #ActForTheAmazon.
Gli artisti di tutto il mondo uniti per l’Amazzonia
Ed è proprio seguendo questi hashtag che gli artisti di tutto il mondo hanno deciso di mobilitarsi per salvare l’Amazzonia, prima che sia troppo tardi. Ci sarà senza dubbio capitato di vedere le immagini dei polmoni verdi in fiamme. È il grido d’aiuto dell’Amazzonia, espresso attraverso il pennello di qualche artista nel mondo.
Le immagini arrivano da profili Instagram degli artisti di tutto il mondo, artisti di ogni genere e rilievo, tutti uniti sotto un unico grido di speranza. Arrivano da ogni parte del mondo, perché sono proprio eventi come questo, catastrofici, sull’orlo della distruzione totale, che devono ricordarci che viviamo tutti sotto lo stesso cielo e respiriamo lo stesso ossigeno. Perché non esistono confini geografici quando ad essere minacciata è l’umanità intera.
Le opere per salvare l’Amazzonia
“Ho trascorso una notte insonne e mi è venuta in mente questa immagine. Brasile, ho paura” – Giovana Medeiros
“L’azione non è oggi o domani. Era ieri” – Gretta ConGanas
“Nessuno si preoccupa. Nessuno si mobilita. Stiamo bruciando anche noi” – Momusso
“Continuiamo a giocare con il fuoco. Bruceremo tutti” – Eduardo Sanabria
“Pregare per l’Amazzonia non fermerà gli incendi. Il nostro impegno individuale e collettivo può eliminare il problema” – Mariana Matija
“Non spezzare il cuore, non bruciare l’albero. Hai bisogno dei tuoi polmoni, devi respirare” – Flowsofly
Sono ancora molti altri gli artisti accorsi per salvare il polmone verde del pianeta, molti altri accorreranno. Ma dobbiamo ricordarci che tutti siamo coinvolti. Anche se siamo dall’altra parte del mondo non vuol dire che siamo al sicuro. Stiamo tutti bruciando insieme all’Amazzonia.