Quando si decide di parlare di Picasso si sa che ci si sta addentrando nel percorso di un artista che ha definitivamente rivoluzionato l’intero Novecento e che a posteriori continua ad influenzare l’arte contemporanea, la grafica e anche tutto il mondo della comunicazione visiva. Fino al giugno scorso a Roma si è tenuta una mostra dedicata al suo lavoro che ho offerto a tutti i visitatori l’occasione di riscoprire l’attualità di questo artista e di riflettere su come il suo linguaggio fatto di idee e poi di forme abbia ancora oggi grande valenza nel lavoro di tutti coloro che sono nel settore della creatività.
Picasso: Un artista che ha ridefinito le regole
Quello che ha sempre definito Picasso e che non si è trattato solo di un pittore ma piuttosto di un innovatore. Un uomo, una figura che è stata capace di reinventare continuamente il proprio linguaggio. Dal suo periodo blu fino al cubismo, fino ad arrivare alle sperimentazioni grafiche delle opere più mature. La sua carriera è stata un flusso continuo che ha potuto dimostrare al mondo come l’arte sia una continua ricerca.
In ogni fase della sua vita, l’artista spagnolo a scelto di rompere con le regole del passato e di inventarne di nuove. A posto sempre l’idea al centro del proprio processo creativo ed è diventato un modello non soltanto per gli storici dell’arte ma anche per tutti i designer e i creativi digitali del nostro presente.

La mostra di Roma, conclusasi lo scorso 29 giugno, è stata la dimostrazione di tutto questo. Un viaggio tra le opere e i pensieri dell’autore che non si è limitato a raccogliere mostrare i quadri celebri ma ha ricostruito il tessuto intellettuale che ha guidato l’artista. Dipinti, disegni e documenti: il visitatore è stato accompagnato in un percorso che ha messo in luce il rapporto di Picasso con l’idea come il nucleo generativo di ogni opera.
L’impatto grafico di Picasso
Uno degli aspetti più affascinanti della mostra e in generale dell’influenza di Picasso e quanto la sua arte sia riuscita a cambiare il mondo della grafica. Linee essenziali, segni rapidi e incisivi, composizioni che hanno rotto la prospettiva tradizionale aprendo la strada a nuove forme di comunicazione visiva.
Oggi chi lavora con l’illustrazione, con il visual o il graphic design può ritrovare nell’opera di Picasso una fonte inesauribile di stimoli. Questo perché il suo è stato un lavoro che appuntato sulla semplicità come tratto distintivo della forza dell’idea. Semplicità che spinge al coraggio di sperimentare e spesso scoprire nuovi linguaggi universali.

Pensiamo all’attuale panorama dei social media, non rivedete anche voi la lezione di Picasso all’interno delle piattaforme digitali? I creativi si muovono tra grafica, contenuti visivi e comunicazione online puntando sempre a trasmettere i propri concetti in maniera immediata e potente. La semplicità appunto che tipica dell’opera picassiana E che si pone in controtendenza con quella che sembra essere la complessità del digitale che però non genera attenzione.
Picasso ci insegna che partire dall’idea, spogliarla di tutto ciò che è superfluo e restituirla in una nuova forma e l’approccio che meglio si adatta a mostrare l’idea stessa a chi osserva il contenuto. Se l’immagine parla in pochi istanti e lascia un segno indelebile vale più di mille parole.
Roma come ponte tra tradizione e innovazione
Ma tornando alla mostra di Roma di questo 2025 dedicata a Picasso, quello che non vi abbiamo detto e che la cornice non è stata scelta a caso. La città eterna infatti è il luogo perfetto perché in essa convivono millenni di storia artistica e vi è attualmente un fermento contemporaneo in forte crescita.
Portare Picasso in questa città ha significato creare un ponte tra le avanguardie del Novecento e tutte le nuove sperimentazioni del mondo contemporaneo. Alla mostrano infatti partecipato moltissimi grafici, designer e comunicatori visivi che sono andati per avere l’occasione non soltanto di ammirare i capolavori del maestro ma anche per riflettere su come integrare la sua tensione innovativa nei loro progetti di oggi.