Il Sound branding è un’ottima strategia che permette all’azienda di distinguersi dalle altre, in un mercato estremamente competitivo come quello odierno. Vediamo insieme nello specifico cos’è e come possiamo far per sfruttarlo al meglio.
Cos’è il sound branding
Nel marketing moderno la competizione è estremamente intensa e ogni elemento è fondamentale per distinguersi e rendersi riconoscibili, oltre che per instaurare un rapporto di fiducia ed empatia con i clienti.

Il sound branding è uno di questi elementi. Esso consiste nell’utilizzare il suono, la musica e la voce come strumento di marketing. Per creare una strategia di questo tipo vengono utilizzati jingles, loghi sonori, playlist musicali, ecc.
L’idea è quella di rendere un marchio riconoscibile semplicemente dal suono, senza bisogno nemmeno di vedere un logo o un’immagine ad esso associato.
Perché è importante per l’azienda
Il suono entra nei ricordi delle persone e vi rimane per anni, rendendo il brand riconoscibile e facendo in modo che esso venga ricordato da tutti.
Moltissime grandi aziende hanno un logo sonoro: un jingle, una melodia, un suono che ci permette di riconoscerla senza nemmeno vederla.
La componente psicologica è fondamentale nel sound branding. La musica e gli elementi sonori, infatti, possono influenzare il nostro umore ed essa può essere utilizzata per trasmettere un sentimento o una sensazione specifica. Una musica lenta e rilassanti, ad esempio, ci rilassa e ci tranquillizza, una musica più ritmata e veloce, invece, ci dona energia e motivazione.
Gli elementi del sound branding
Gli elementi sono tutti, ovviamente, sonori e possono essere diversi.
Abbiamo, innanzitutto una melodia, o meglio un jingle, un breve motivetto orecchiabile e facile da ricordare, piacevole e unico. Questo verrà ricordato dai consumatori e l’azienda potrà utilizzarlo come logo sonoro.
C’è poi la voce, che viene utilizzata qualora vi è una narrazione, un breve testo o un commento audio. La voce deve sposarsi con il jingle e deve essere riconoscibile e in linea con gli ideali e gli obiettivi del brand.
Possiamo avere anche un’altra serie di elementi sonori, che possono essere creati nel sound branding per creare atmosfera, enfatizzare la narrazione o certi momenti importanti per il brand.
Tipologie
Le tipologie sono diverse, ma tutte sono caratterizzate da elementi sonori. Il più diffuso è il jingle, una breve melodia realizzata appositamente per il brand e che verrà utilizzata per rendere quest’ultimo riconoscibile e unico.

Il sound logo è un suono più breve del jingle e anch’esso viene utilizzato per identificare in modo univoco il marchio.
Possiamo trovare, inoltre, la narrazione audio, la playlist musicale, la colonna sonora, ecc.
I vantaggi del sound branding
I vantaggi principali sono quelli di creare un suono che renda il nostro brand riconoscibile anche senza bisogno di vederlo e di creare un’empatia maggiore con i clienti e i consumatori.
Inoltre, i suoni e le melodie possono essere utilizzati nelle campagne pubblicitarie, nei video promozionali o nelle esperienze in shop.
Come si crea una strategia di sound
Non è semplice creare una strategia di sound branding. Innanzitutto dobbiamo esaminare accuratamente cosa offre l’azienda e quali sono i gusti musicali del target di riferimento.
Inoltre, il suono deve riuscire a comunicare le stesse sensazioni che trasmettono le immagini associate al brand stesso. E, ovviamente, ci serve un esperto del settore che sia in grado di mettere insieme tutte queste informazioni raccolte e raccontarle in musica.
Esempi di successo
Possiamo trovare tantissimi esempi di successo nei brand più famosi. Ad esempio, McDonalds è diventato riconoscibile semplicemente dal jingle “I’m Lovin’ It”, così come Netflix o Apple, che hanno creato dei suoni inconfondibili.
Ma come non ricordare il sound branding di Playstation che continua a far emozionare una generazione intera?