Lo storytelling è stato uno strumento di marketing incredibile. Un modo per abbattere le barriere tra azienda e consumatori. Un modo per raccontare ai propri clienti la storia ed i valori fondamentali del brand. Ma come ogni cosa, anche lo storytelling si è evoluto e si è adattato ai cambiamenti nel mondo. Oggigiorno l’interazione corre attraverso i social, tra live e stories, ed è proprio qui che lo storytelling si è evoluto, divenendo storydoing. Scopriamo insieme in cosa consiste questo nuovo modo di fare marketing.

Che cos’è lo storydoing

Con lo storydoing l’azienda racconta in tempo reale cosa sta facendo, coinvolgendo gli utenti (e quindi i consumatori) nelle normalità attività giornaliere. Così facendo non solo si racconta l’azienda stessa, i suoi valori, i suoi prodotti e i suoi ideali, ma si crea un legame ancor più personale e profondo.

Lo storydoing è alla base di un concetto che sta prendendo sempre più piede, ovvero che l’azienda non è più al di sopra del consumatore, ma i due sono posti allo stesso livello. Due tasselli dello stesso puzzle.

Dallo storytelling allo storydoing, ovvero dai millennial alla generazione Z

Mentre lo storytelling ben si abbinava alla vita dei millennial, le nuove generazioni cercano qualcosa di più. Partiamo, innanzitutto, col capire cosa differenzia le generazioni degli ultimi decenni. Il salto fondamentale si è avuto con il passaggio dal desktop (nella generazione dei millennial) allo smartphone (nella generazione Z). La generazione X sembra trovarsi nel mezzo.

Gen Z
Generazione Z, come cambiano le strategie di marketing

Quindi per una generazione, quella dei millennial, che si informava per la volontà e il piacere di farlo. Che apriva il pc, faceva ricerche, aspettava di tornare a casa per avere il Wi-Fi, e nel frattempo pensava, chissà come sono le recensioni di quel prodotto. Beh, per quella generazione la strategia dello storytelling funzionava alla perfezione.

Con le nuove generazioni è diverso. Gli smartphone hanno annullato l’attesa e bastano una manciata di click per sapere tutto. Anzi, in realtà nemmeno andiamo a cercarle le notizie, per queste risaltano sulle homepage di tutti i nostri social. Inoltre, tra la storia di quell’amica che sponsorizza cosmesi e la live di un’influencer con indosso la maglietta di un noto brand, chi si preoccupa più di “leggere” le informazioni che ci interessano?

Una strategia di marketing “live”

Ecco, quindi, che entra in gioco lo storydoing, per stare al passo con il salto generazionale e con le abitudini che cambiano velocemente.

Stroydoing e social network
Fare marketing nell’era dei social network

Lo storydoing racconta le storie, ma lo fa in modo diverso dallo storytelling. Questa volta sono le immagini e le stesse azioni a parlare, e lo fanno in tempo reale.

In poche parole, possiamo dire che siamo passati dal “dire al fare”. Prima si raccontavano i prodotti, si parlava di essi e della loro utilità. Adesso, invece, si creano i prodotti in diretta, si mostra con live e stories la loro reale utilità. E lo si fa coinvolgendo gli utenti, potenziali consumatori, nell’anonimo ma al contempo intimo, metodo comunicativo dei nuovissimi social.

Siamo dalla stessa parte della storia… quella comunicativa

Se prima il confine tra azienda e consumatore era netto e distinto, adesso non lo è più. Prima l’azienda parlava e il consumatore ascoltava. Adesso siamo dalla stessa parte della storia.

Storydoing
Storydoing, il consumatore aiuta l’azienda a scrivere la sua storia

Possiamo, finalmente, interagire con l’azienda, come se fossimo sullo stesso livello. Questa è una lezione impartita proprio dalla generazione Z alle precedenti. Oggi i “miti” non sono irraggiungibili come una volta, come quando dopo ore di fila fuori dalla “discoteca” riuscivi ad ottenere un autografo e una mezza foto.

Oggi possiamo comunicare con quelle che non sono più persone irraggiungibili. Possiamo commentare le loro foto e i loro post e ricevere una risposta immediata e diretta, perché siamo tutti esattamente sullo stesso livello.

Una bella lezione quella impartita dalla nuova generazione. Una lezione che le aziende hanno appreso e trasformato nella strategia di marketing perfetta per i tempi odierni. Il consumatore diventa parte integrante dell’azienda, diventa ambassador, influencer, marketer. Con un semplice like o un commento contribuisce alla crescita del brand e ciò lo rende parte integrante del progetto.

Lo storydoing è appunto questo, è un filo comunicativo tra due elementi della stessa storia, tra due narratori, non più tra narratore e pubblico.