Quando la tecnologia innovativa anche la campagna pubblicitaria per presentarla deve esserlo altrettanto. È il caso del noto brand automobilistico BMW che ha scelto una creatura inaspettata per introdurre il suo rivoluzionario sistema di controllo integrato di guida. Un cortometraggio che ha come protagonista Octowaltz – Heart of Joy. Chi è questo personaggio? Lo scopriamo insieme in questo nostro articolo di oggi.
Cosa succede in questo cortometraggio?
BMW cambia le regole del messaggio promozionale e sceglie di utilizzare lo strumento del cortometraggio il cui protagonista è un polpo di nome Okto. Fin qui niente di nuovo o rivoluzionario. Quello che però poi colpisce è che Okto si muove a ritmo di valzer in un fondale marino che avvolge non soltanto lui ma anche lo spettatore.
Una sincronia perfetta che sfida la complessità del corpo del protagonista ma anche dell’ambiente in cui trova muoversi. La regia è fluida e mescola delle riprese reali con l’animazione CGI. Insomma, per presentare il sistema Art of Joy, il noto brand automobilistico tedesco ha deciso di utilizzare il movimento armonico come metafora di ciò che questo nuovo sistema di guida promette al guidatore stesso.

Nella nuova gamma Neue Klasse di BMW infatti viene integrata una nuova unità di controllo che è capace di tenere in equilibrio sterzo, frenata, accelerazione e recupero dell’energia, tutto con un unico impulso. Proprio come se le auto della nuova gamma del marchio tedesco fossero un tutt’uno governato da un cuore intelligente, come quello di Okto. Il polpo infatti è una metafora perfetta; una creatura che controlla le sue braccia attraverso un sistema nervoso decentralizzato.
BMW rivoluziona la pubblicità automotive
Vediamo ora perché è così particolare questa campagna pubblicitaria di BMW. Il marchio tedesco rompe gli schemi di quella che è la classica comunicazione automobilistica. Non si vede l’auto, non ci sono scene d’azione ad alta velocità. L’obiettivo è soltanto emozionare lo spettatore con il movimento sinuoso del polpo.
Il messaggio è forte, perché ci dice immediatamente che la guida può diventare qualcosa di profondamente naturale. Come se guidare non fosse un’azione meccanica che impariamo a fare, ma piuttosto qualcosa che ci è nato.

Il cortometraggio, realizzato dall’agenzia Jung von Matt Hamburg e diretto da Diarmid Harrison-Murray, è stato poi animato dagli Untold Studios in collaborazione con Parasol Island. Come dicevamo prima, si tratta di qualcosa che va oltre il tecnicismo delle riprese perché unisce delle riprese subacquee girate in Sudafrica con effetti visivi molto raffinati che permettono di dare vita al nostro protagonista digitale.
Il risultato è sorprendente…
Il risultato di questa campagna e quindi qualcosa di sorprendente. Una narrazione visiva che affascina lo spettatore riesce a spiegare soltanto con l’immagine quanto sia complessa l’innovazione tecnologica che propone BMW. Il brand tedesco dimostra che parlare di automobili e tecnologia può essere un racconto delicato dove il concetto ingegneristico può essere a sua volta trasformato in un’esperienza quasi poetica.
Heart of Joy verrà implementato nei veicoli BMW a partire dalla seconda metà di quest’anno e sarà un sistema di controllo che migliorerà la reattività di ogni veicolo, riducendo i tempi di risposta fino a 10 volte rispetto a quelli che sono gli standard attuali del settore. Ma non è questo che colpisce della scelta comunicativa. Quello che sorprende è che invece di parlare di performance come si è sempre fatto sino ad oggi, BMW punta sull’intelligenza del movimento e su quella che è la sensazione di controllo assoluto che ogni guidatore vuole quando è alla guida del proprio mezzo. Acquistare un’auto del brand significa quindi permettersi un’esperienza sensoriale che va oltre l’avere un semplice mezzo di trasporto.
Una danza virale
In termini di numeri, possiamo dirvi che la campagna BMW con protagonista Okto ha avuto una diffusione globale. Non soltanto online ma anche nelle sale cinematografiche. È stata vista veramente dovunque, e chiunque l’ha vista ne è rimasto colpito.
Il cortometraggio è diventato virale, generando migliaia di interazioni e condivisioni, tanto che il polpo ballerino è diventato un simbolo che comunica una nuova filosofia di guida. Un progetto che è la dimostrazione che mescolare arte e tecnologia permette di creare una nuova strategia comunicativa che punta sull‘intelligenza visiva.