Quando parliamo di pubblicità, comunicazione e marketing diciamo ormai sempre più spesso che il consumatore è fin troppo bombardato da messaggi promozionali e contenuti digitali. Questo bombardamento spesso porta il consumatore a non acquistare, perché ormai serve che un brand sia in linea con il consumatore e il suo modo di pensare prima ancora di potergli vendere qualcosa. Ecco quindi che entra in gioco il marketing empatico, un approccio diverso che punta a creare connessioni autentiche tra il brand e il consumatore. Al centro ci sono i bisogni del compratore, i loro valori e le loro emozioni. Questo vende oggi. Come funziona quindi questo nuovo approccio? Scopriamolo insieme.
Cos’è il marketing empatico
Quando si parla di marketing empatico si intende una strategia che va oltre il semplice obiettivo di vendere qualcosa. Si intende che si deve trovare quella chiave di lettura del proprio pubblico ed utilizzarla per comprenderne le emozioni. Un approccio che punta a creare un messaggio personalizzato basato sui dati e sulla percezione che le persone provano quando acquistano.
Quindi, mentre il marketing tradizionale si focalizza sulle caratteristiche del prodotto, mentre il marketing Costumer centrico si basa sulle preferenze del cliente, questa nuova modalità di marketing empatico mette al centro l’essere umano nella sua complessità. Un’evoluzione naturale che mette al centro i desideri dell’uomo e cerca di creare messaggi pubblicitari autentici che colpiscono le musicalità del compratore per creare fiducia.

Una volta creata la fiducia il compratore acquista a prescindere da ciò che verrà proposto dall’azienda proprio perché si fida dell’azienda, di come è nata di quello che dice. Come se fosse un rapporto di amicizia, dove non c’è bisogno di convincere qualcuno perché la convinzione nasce proprio dalla trasparenza e dalla fiducia che c’è nei confronti del brand.
Perché sarà la tendenza del 2026
Sono a modalità di marketing è destinata a diventare particolarmente importante nei prossimi anni perché guarda alle dinamiche social e alle tecnologie di nuova generazione. Le persone stanno sulle piattaforme per intrattenersi e sono stanche delle pubblicità manipolativi, quindi iniziano a diffidare dei brand che non mostrano coerenza.
Al contrario i clienti premiano tutti quei marchi che comunicano in maniera trasparente e che prendono posizione su temi rilevanti come sostenibilità ambientale, giustizia sociale ed inclusione. Allo tempo stesso i brand possono sfruttare le nuove tecnologie l’intelligenza artificiale per intercettare le esigenze del pubblico e capire sempre meglio che cosa desiderano o di cosa hanno bisogno.
Le caratteristiche del marketing empatico
Per capire ancora meglio su cosa fa leva il marketing empatico ci rifacciamo a parlare di Storytelling che gioca in questo approccio un ruolo centrale. Per colpire il cuore le potenziali consumatori infatti uno degli escamotage che ancora funziona meglio quello di raccontare storie vere, storie in cui le persone possono identificarsi, che aiutano a creare connessioni emotive.
C’è poi la dinamica dell’ascolto attivo e delle community online che tramite i social media i forum aiutano le aziende non solo a diffondere i messaggi ma anche creare spazi in cui ascoltare le opinioni e i feedback degli utenti. Bisogni, critiche, qualsiasi tipo di input e utili all’azienda per rimodulare la propria comunicazione e capire su quali tasti spingere.
Vi facciamo un esempio concreto. Nike è riuscito a costruire campagne inclusive andando a celebrare la diversità nello sport. Questo ha dimostrato sensibilità verso le sfide sociali contemporanei e a creato una comunicazione uno a uno con il consumatore medio. Con la comunicazione sulla body positive, il brand è riuscito a rappresentare la bellezza reale delle persone andando oltre gli stereotipi. Tutti atteggiamenti che hanno creato una connessione con i già clienti e quelli che ancora non conoscevano il brand e lo sono diventati.
Sfide e opportunità per il futuro
In conclusione, il futuro della comunicazione sta nell’empatia e più i brand riusciranno a sviluppare una cultura aziendale realmente empatica più potranno ottenere un vantaggio competitivo sul proprio mercato.
Il marketing empatico è infatti una naturale evoluzione della comunicazione d’impresa che ci dimostra che la pubblicità va di pari passo l’evoluzione dell’uomo che non è soltanto un’evoluzione della specie ma anche un’evoluzione emotiva e morale. Oggi creare relazioni autentiche con il consumatore significa costruire un legame di fedeltà lungo termine che trasforma i clienti in veri e propri Ambassador del marchio.