Quest’anno Diesel ha deciso di sorprendere tutti con una campagna pubblicitaria che rivoluziona completamente l’iconografia classica delle feste. “Call Her Santa” trasforma il tradizionale Babbo Natale in una figura femminile fuori dagli schemi, brillante, caustica e assolutamente indimenticabile. È un Natale che rinuncia alla retorica zuccherina per abbracciare ironia, provocazione e libertà espressiva: i tratti distintivi del linguaggio Diesel contemporaneo. Scopriamo insieme questa campagna pubblicitaria che riscrive le regole e il visual delle feste natalizie.
Call Her Santa riscrive le regole
La protagonista di “Call Her Santa” non è la solita figura bonario vestita di rosso. Non è un uomo. Santa Claus per Diesel è una donna, una figura femminile che reinterpreta il ruolo con un’energia tutta nuova. E sfrontata, un po’ stanca dei rituali ripetitivi di questo periodo, ma comunque determinata a portare i regali… A modo suo.

Diesel racconta un personaggio inedito, volutamente imperfetto, autentico e umano, più vicino allo spirito del brand che alla tradizione natalizia. La sua Santa Claus non accoglie bambini curiosi, ma adulti ironici, che si prestano al gioco e portami in scena una fotografia delle feste decisamente meno convenzionale. L’immaginario in cui vengono realizzati gli scatti della campagna è volutamente esagerato, quasi teatrale. Un modo per mostrare che il Natale può essere celebrato senza prendersi troppo sul serio, con un tocco di sarcasmo e un’estetica volutamente fuori dagli schemi.
Moda e storytelling si intrecciano
La campagna “Call Her Santa” non si limita, comunque, a proporre un racconto visivo ironico. Ogni scena è anche un pretesto per mettere in risalto i capi e gli accessori selezionati per la collezione holiday 2025.
Il denim di stagione, in particolare, viene reinterpretato in chiave sofisticata e urbana. I capi eleganti assumono un carattere audace e gli accessori – dalle borse iconiche alle scarpe con suola oversize – diventano protagonisti di “richieste di regali” moderne e dissacranti.

Tutto è ambientato in set volutamente surreali, che richiamano le classiche foto natalizie di famiglia, ma le trasformano in qualcosa di completamente diverso. Diesel gioca con le aspettative del pubblico, ribaltando ogni elemento tradizionale. Così facendo, ciò che è solitamente tenero diventa ironico, e ciò che è prevedibile diventa sorprendente.
La visione creativa che guida la campagna
L’universo visivo di “Call Her Santa” è il risultato di una direzione creativa che punta all’impatto immediato e alla riconoscibilità. L’estetica è intensa, diretta, satirica, costruita proprio per strappare un sorriso e per invitare a una riflessione leggera ma efficace su quanto il Natale sia ormai un insieme di rituali che spesso ripetiamo senza pensarci.
La figura della Santa donna diventa quindi un simbolo: un modo per dire che le feste appartengono a tutti, senza limiti di ruolo, genere o aspettativa. Diesel interpreta il Natale come un palcoscenico libero da obblighi estetici e morali, un’occasione per essere sé stessi in modo spontaneo e irriverente.
Un Natale anticonvenzionale fatto di personalità e libertà
Con “Call Her Santa” Diesel propone una lettura delle festività completamente nuova. Non c’è nostalgia, non c’è tradizionalismo, non c’è ricerca di perfezione. C’è invece la celebrazione della personalità, un messaggio che invita a vivere le feste con leggerezza e autenticità, senza costrizioni.
Il risultato è una campagna che non passa inosservata: forte sul piano visivo, brillante nella costruzione narrativa, coerente con la filosofia del brand e capace di trasformare il Natale in un terreno di sperimentazione, non di consuetudine. Diesel non si limita a vendere una collezione, ma propone un modo diverso di stare al mondo, anche quando l’atmosfera natalizia sembra imporre determinate regole.
“Call Her Santa” è la dimostrazione che il Natale può essere reinventato con coraggio, ironia e stile. Diesel porta in scena una protagonista destinata a diventare iconica, capace di rappresentare un’idea di festività meno formale, più autentica e decisamente più divertente. Un invito a vivere le feste con spontaneità, senza paura di rompere gli schemi.


