Può essere ancora utile scrivere una brochure? La risposta è si, l’importante è seguire alcuni piccoli accorgimenti. Vediamo insieme come scriverne una d’effetto.

Le brochure non sono storia

Anche se in molti pensano che l’era della brochure sia finita, in realtà possono essere ancora un ottimo strumento di marketing. Attenzione però: se i testi e le grafiche non vengono curati a dovere possono anche essere uno strumento contro producente per aziende e liberi professionisti che vogliono utilizzarle per presentarsi a potenziali clienti.

In linea di massima potremmo ridurre le regole per una brochure di successo ad alcuni trucchetti, all’interno dei quali è bene specificare anche i vari errori da non fare per evitare di avere un contenuto scadente o non efficace.

La brochure deve essere utile

Per non vanificare gli sforzi e darla vinta a chi dice che il marketing ormai si fa solo online, la brochure deve anzitutto essere utile.

Infatti, la brochure di per sè è quello strumento che continua a parlare di te e del tuo business anche quando pc e smartphone sono spenti o in stand by. Per far questo però deve essere considerata utile ed essere appetibile e consultabile all’occorrenza, altrimenti potrebbe finire cestinata pochi minuti dopo il primo sguardo.

L’utilità della brochure è direttamente proporzionale alla sua grafica accattivante che crea interesse ai testi scritti all’interno che sono poi la componente informativa che crea l’utilità del documento.

Elementi per una brochure di successo

Punto primo: trovare il giusto equilibrio tra immagini e testo. Questa sarà forse la cosa più difficile da capire, seguita dal punto secondo, ovvero sceglierne il formato adatto.

Facciamo alcuni esempi per analizzare le varie vie da seguire in base alle esigenze del tuo business.

Ci sono brochure che puntano sulle immagini. Sono quelle che evocano lusso, benessere e stile. Sono quelle per cui il concetto “un’immagine val più di mille parole” va oltre. I questo caso il trucco per attirare lo spettatore oltre l’immagine è non solo scegliere foto o disegni d’effetto che abbiamo un senso con ciò che l’azienda è e propone, ma anche nascondere all’interno delle immagini i testi.

brochure solo immagini
Un esempio di Brochure in cui si punta tutto sulle immagini. Il testo è nascosto nell’immagine stessa.

In questo caso le parole saranno racchiuse in poche e semplici frasi, spesso slogan che creino aspettativa e spingano lo spettatore ad andare a cercare informazioni in più sui social o sul sito internet dell’azienda.

L’importanza dei font e delle Infografiche

Diciamo che la tua azienda si occupa di web e comunicazione. Pensi che le immagini possano bastare per far capire ai tuoi potenziali clienti chi sei cosa proponi? Il consiglio in un caso come questo è di puntare sulla semplicità grafica ed essere diretti e schematici nei testi.

Per attrarre l’attenzione in casi come questo il trucchetto di base è usare font d’effetto ed aggiungere delle infografiche, ovvero delle immagini di grafici e schemi che comunicano in modo chiaro e sintetico il soggetto di ogni paragrafo in cui vengono spiegati i servizi proposti dall’azienda.

Semplicità e unicità

Siate diretti e schietti. Non usate troppi giri di parole, citazioni o metafore. Nella brochure dovranno essere presenti gli elementi chiave che descrivono la vostra mission e la vostra forza.

Un trucchetto per semplificare potrebbe essere quello di scegliere come unico elemento grafico della copertina il logo della vostra azienda. In questo modo, chi guarda sarà anzitutto stimolato ad aprire la brochure, secondo poi vedrà subito chi siete e di cosa vi occupate (sempre che il vostro logo sia stato studiato sul vostro business, ma questa è un’altra storia).

brochure semplice
La Brochure deve essere semplice e creativa. La parola chiave è chiarezza.

A questo punto viene da dire che nella sua semplicità il contenuto, sia grafico che testuale, dovrà essere unico. Non solo nel senso che non dovrà averlo fatto mai nessun altro come voi, ma che sia talmente interessante che la brochure possa diventare addirittura collezionabile.

Il trucchetto in questo caso sta nel chiedere ad un professionista del disegno di realizzare per te qualcosa di particolare che sia riconoscibile a vista. Una sorta di micro opera d’arte che dice anche qualcosa su chi l’ha commissionata.

Obiettivo chiarezza

In tutti i casi elencati la parola chiave da ricordare per scrivere una brochure d’effetto è CHIAREZZA. Abbiamo detto che vi avremmo svelato qualche trucchetto e che ci saremmo soffermati sui possibili errori.

Beh, possiamo dire che qualunque strategia tu decida di utilizzare per la tua brochure, non c’è nulla di più errato che non creare equilibrio e trasparenza. La chiarezza delle informazioni deve accompagnarsi a quella delle immagini scelte, dei font utilizzati e così via.

Se non si utilizza un pò di strategia prima di realizzare una brochure, il rischio è quello di creare carta straccia per il cestino dell’ufficio. Non solo: c’è il rischio di ottenere l’effetto contrario, in cui chi la guarda può avere un’opinione negativa del tuo brand.